Roma - E' morto per un infarto a Roma, all'eta' di 78 anni, lo scrittore e poeta dandy italiano Valentino Zeichen. Nato a Fiume nel 1938, non si è mai saputo se con altro nome, nei mesi scorsi gli era stata conferita l'assistenza attraverso la legge Bacchelli in seguito a un ictus. Tra le sue opere, 'Area di rigore' del 1974, 'Gilbilterra' del 1981, 'Macchie dipinte' del 2014 e il romanzo 'La sumera' del 2015. Controcorrente e sempre originale, ironico e distaccato, in politica amava definirsi un nullatenente conservatore. Tra i suoi temi più ricorrenti quello del tempo che fugge e che consuma: "Nel frattempo si annida la polvere", recita un suo verso, "sul nodo scorsoio della cravatta".
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è stato tra i primi ad esprimere il cordoglio: "Con la scomparsa di Valentino Zeichen si spegne una delle voci piu' acute e nitide della poesia italiana - ha affermato il premier - un uomo mite, protagonista fuori dagli schemi della scena culturale, sempre un passo indietro e sempre un passo oltre, ci mancherà molto".
Giunto a Roma da sfollato nel dopoguerra, aveva perso la madre ed era cresciuto in una stalla a villa Borghese, dove il padre, ex legionario dannunziano, faceva il giardiniere comunale. Da adolescente inquieto, era finito in una casa di correzione a Firenze. Tornato a Roma, si era trasferito nella "casa-baracca" del Borghetto Flaminio, vicino a piazza del Popolo, e si era rifiutato di lavorare lanciando violenti attacchi alla civiltà dei consumi, dalla musica ai detersivi, distinguendosi per una scrittura inconfondibile. Esordì nel 1969 sulla rivista "Nuova Corrente" e nel 1974 lanciò la sua prima raccolta in versi, "Area di rigore". Seguirono altri testi di poesie, "Ricreazione" (1979), "Pagine di gloria" (1983), "Museo interiore" (1987), "Gibilterra" (1991), "Metafisica tascabile" (1997) e "Ogni cosa a ogni cosa ha detto addio" (2000). È del 2014 l'Oscar Mondadori Poesie 1963-2014, con introduzione di Giulio Ferroni. Scrisse anche due romanzi, "Tana per tutti" (1983) e "La sumera" (2015) e diversi testi teatrali. (AGI)