M osca - Il dipartimento Cultura della città di Mosca ha deciso che entro il primo maggio la Biblioteca centrale 174 'Dante Alighieri', che ospita il Comitato della 'Società Dante Alighieri', dovra' cedere i locali al Comitato investigativo russo, di fatto sancendo la chiusura di uno dei più apprezzati centri culturali della città. Lo riportano i media russi, che trovano conferma dall'ambasciata italiana e dall'istituto di Cultura. Quest'ultimo, in passato, ha donato molto alla Biblioteca contribuendo a formarne il ricco patrimonio librario. Dalle informazioni disponibili, la mossa delle autorità comunali non è un provvedimento diretto contro la Società Dante Alighieri, ma legata alla decisione gia'à presa in passato di adibire lo stabile ad altri usi.
Aperta nel 1955 e ubicata in via Stroitelej 8 - in zona Universitet (sud-ovest di Mosca) - la Biblioteca è un punto di riferimento per molti studenti. Nel 1991 è stata dedicata al grande poeta italiano e l'istituto di Cultura vi organizza regolarmente eventi come incontri con scrittori, proiezioni di film e concorsi d'arte. Collaborano con la Biblioteca istituzioni culturali di diversi paesi, come la Byron Society di Mosca e il Centro culturale greco. A quanto scrive il sito Regnum.ru, si prevede di smistare il ricco fondo della Biblioteca, che conta libri in numerose lingue straniere, tra altre biblioteche della capitale. Su internet è subito stata lanciata una petizione rivolta al dipartimento Cultura della città di Mosca contro quella che viene definita la "distruzione" della biblioteca Dante Alighieri".
Su Facebook alcuni studenti hanno definito l'iniziativa delle autorità "un crimine insensato": "chiudere la Biblioteca per trasferirci il Comitato investigativo è il picco del cinismo". La notizia è giunta inaspettata anche alle istituzioni italiane nella Federazione, che hanno però subito assicurato "sostegno alla Società Dante Alighieri nel trovare una sistemazione, prima temporanea e poi definitiva, nel quadro di qualche altra biblioteca o istituzione culturale russa, in modo che il suo patrimonio librario non vada disperso". (AGI)