R oma - Kevin Costner diventa cattivo, un assassino senza scrupoli che non prova emozioni ne' pieta'. In 'Criminal' di Ariel Vromen, in 300 sale dal 13 aprile distribuito da Notorius Pictures, l'attore americano due volte premio Oscar interpreta un feroce criminale nella cui testa viene impiantata da un geniale neurologo (Tommy Lee Jones) la memoria (e la coscienza) di un agente dalla Cia (Ryan Reyniolds), ucciso prima di poter rivelare dove si nasconde una 'talpa' che assomiglia a Snowden. Il criminale pian piano lascia il posto, nel corpo di Kevin Costner, all'agente Cia innamoratissimo della moglie (Gal Gadot) e della figlia e scopre di poter avere dei sentimenti. Un film d'azione diretto dal regista di 'The Iceman' in cui l'assassino con la memoria del poliziotto, che ovviamente scappa dopo aver subito il trapianto, viene inseguito dalla Cia a Londra (guidata da Gary Oldman) e da un feroce terrorista per arrivare alla talpa, fuggita con un programma elettronico in grado di distruggere il mondo.
'Criminal' e' un classico film di genere, che piacera' agli amanti di pellicole d'azione leggere e disinvolte. Costner, pero', spera che sia anche di piu'. "Si fanno film per lasciare una traccia nella memoria che duri per tutta la vita - racconta durante un affollatissimo incontro stampa a Roma - ho cercato di creare un personaggio che resti inciso nei ricordi e spero che non mi dimenticherete, che ci siano scene del film che vi accompagneranno per il resto della vita". Uno dei temi del film riguarda la perdita di memoria e la scienza usata a scopi di dubbia moralita'. "Mettere le mani sulla memoria di certo puo' non piacere - dice Costner - ma personalmente non accetto l'idea che i miei genitori un giorno non mi riconoscano piu' o io non riconosca i miei figli. I ricordi sono importanti - continua - sono come un cuscino su cui ci adagiamo quando andiamo a dormire. Ovviamente ci sono cose che vorrei dimenticare, ma i ricordi sono parte di me. Anche quelli negativi". La memoria di quale persona vorrebbe gli fosse impiantata in testa? Alla domanda surreale, Costner risponde con umorismo: "Mia moglie. Mi piacerebbe sapere cosa pensa perche' a volte non riesco a capacitarmi di cosa ha fatto, di cosa ha detto o di cosa pensa io abbia detto". Alla stessa domanda risponde anche il regista: "Vorrei avere impiantata la memoria del vostro Federico Fellini". E parte l'applauso. (AGI)