R oma - Nove porte multimediali e interattive per far scoprire le tante facce di Israele, dalla vita in famiglia alle ultime scoperte tecnologiche: è la mostra "Open a door to Israel - Discover/Experience/Connect", inaugurata al Complesso del Vittoriano a Roma dal ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, insieme al vice ministro degli Esteri israeliano, Tzipi Hotovely, alla presenza dell'ambasciatore a Roma, Naor Gilon.
Un vero e proprio viaggio virtuale all'interno del Paese mediorientale attraverso nove porte, dietro le quali un grande schermo a led racconta, con un video interattivo, le diverse caratteristiche di Israele.
A partire dalla vita di una tipica famiglia israeliana, esemplificativa di una società giovane nell'età e nello spirito ma con radici antiche, composta oggi, nei suoi 8 milioni di cittadini, da un mosaico di gruppi etnici, culture e religioni. Ma sono tante le situazioni su cui gli occhi si posano grazie a questi varchi: si può partecipare a una lezione scolastica, fare sport in spiaggia, trasformarsi in dj durante una festa, scoprire le tecnologie più avanzate ma anche fare un salto indietro nel tempo sulle tracce di re e profeti. La mostra comprende anche la proiezione di un filmato che racconta la storia del Paese, in uno spettacolo multimediale supportato da uno speciale robot che allarga lo sguardo sulla vita, complessa e stimolante, condotta in Israele.
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L'iniziativa è stata organizzata da Comunicare Organizzando, con il patrocinio del ministero degli Esteri d'Israele e l'ambasciata in Italia. Roma è solo la prima tappa di un tour mondiale che porterà la mostra in diversi Paesi nel mondo, tra cui Francia, Usa, Cina, Polonia, Russia, Giappone, Argentina e Brasile.
"Israele e Italia godono di ottime relazioni e la decisione di presentare la prima mondiale della mostra proprio a Roma ne è una testimonianza tangibile", ha sottolineato l'ambasciatore Gilon, in un messaggio. Da parte sua, il vice ministro Hotovely non ha mancato di ricordare che questa "è la seconda visita in Italia negli ultimi sei mesi", dopo l'Expo di Milano, un chiaro segnale dei rapporti tra i due Paesi.
"Con le sue porte interattive - ha aggiunto - la mostra apre un varco verso il cuore e permette di vedere Israele e gli israeliani in tutti i loro colori e diversità, mentre festeggiano, mangiano, lavorano alla messa a punto di tecnologie". Lodando una mostra "splendida e originale", il ministro Giannini ha messo l'accento sulla dimensione "mediterranea, sulla creatività e sui giovani e il loro talento, investimento sul futuro". "La creatività della cultura mediterranea è particolarmente preziosa oggi, il Mediterraneo è una cornice complessa, da affrontare con molta serietà", ha sottolineato il titolare del dicastero dell'Istruzione, esortando a "ricondurre questo spazio di contatto a una dimensione di dialogo e non di conflitto".
(22 gennaio 2016)