Luciano De Crescenzo, il filosofo napoletano, ingegnere dell'Ibm poi diventato attore e scrittore, è morto a Roma, all'età di 91 anni, per le conseguenze di una polmonite. Da tempo era malato.
Scrittore, regista, attore e conduttore televisivo, De Crescenzo è stato un punto di riferimento fondamentale per il mondo della cultura partenopea e italiana. Nato nel 1928 nel quartiere San Ferdinando, nella zona di Santa Lucia a Napoli, si laureò in ingegneria idraulica col massimo dei voti presso l'Università cittadina. Dopo la laurea si dedicò alle attività più disparate, tra cui quella di cronometrista alle Olimpiadi di Roma nel 1960.
Prima di recitare un ruolo preponderante in ambito narrativo e saggistico, svolse anche la professione di ingegnere. Nel 1976 però comprese la sua vocazione culturale, a metà tra narrazione e divulgazione e la seguì, uscendo con il suo primo libro Così parlò Bellavista, che grazie anche all'interessamento di Maurizio Costanzo riuscì a guadagnare molto spazio nel dibattito pubblico. Attraverso la partecipazione al talk show Bontà loro condotto proprio da Costanzo, e ad altre manifestazioni, fra il 1976 e il 1977 il libro riuscì a vendere piu' di 600.000 copie e venne tradotto anche in giapponese, trasformandosi in un vero e proprio caso letterario.
De Crescenzo decise allora di dedicarsi interamente alla scrittura e alla riflessione filosofica, abbandonando il suo lavoro di addetto alle pubbliche relazioni presso l'IBM. Nel 1998, con l'opera Il tempo e la felicità pubblicata da Mondadori, l'intellettuale napoletano vinse il Premio Cimitile. In questo periodo il filosofo affiancò l'attività di romanziere a quella di divulgatore: numerosi furono i suoi contributi sia letterari che televisivi in cui dimostro' capacita' efficaci sul piano dell'introduzione di tematiche culturali difficili.
De Crescenzo prese parte a produzioni sia sul piccolo che sul grande schermo, guadagnandosi una parte accanto a Sophia Loren e Luca De Filippo in Sabato, domenica e lunedì nel 1990. Fu anche sceneggiatore nel 1978 del film La mazzetta di Sergio Corbucci, con protagonista Nino Manfredi.
Il suo successo più importante fu ottenuto dietro la macchina da presa con la trasposizione cinematografica del suo capolavoro "Così parlò Bellavista". La pellicola fu premiata con due David di Donatello. In totale, l'intellettuale partenopeo ha pubblicato cinquanta libri, vendendo circa 18 milioni di copie nel mondo, di cui 7 milioni in Italia. Le sue opere sono state tradotte in 19 lingue e diffuse in 25 paesi.