L ’edizione 2018 del RomAfrica Film Festival (Raff) verrà inaugurata il 18 luglio con una giornata dedicata all’eroe della lotta all’apartheid in Sudafrica, Nelson Mandela, proprio nel giorno in cui ricorrerà il centenario della sua nascita, il 18 luglio 1918. Un altro omaggio andrà al regista del Burkina Faso, Idrissa Ouédraogo, deceduto lo scorso febbraio, figura emblematica dell’arte e la creatività del continente ricco di risorse, non solo minerarie.
“L’obiettivo del Raff è quello di presentare il continente africano attraverso la produzione cinematografica del continente e della sua diaspora. Il cinema come strumento per raccontare gli aspetti meno conosciuti dell’Africa, le sue potenzialità, le sue contraddizioni anche. Non solo storie di crisi, conflitti, fame e malattie, ma storie di un’Africa che si sta sviluppando, sta crescendo e offre opportunità interessanti di affari e collaborazione anche per l’Italia. Un’altra narrazione che qui stenta ancora a venire fuori” dicono all’Agi Gianfranco Belgrano e Massimo Zaurrini, responsabili della direzione editoriale del festival.
Pura energia
La quarta edizione del Raff si articolerà in una serie di appuntamenti istituzionali e quattro giornate di proiezioni pomeridiane e serali alla Casa del Cinema di Villa Borghese, con accesso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Una ricca programmazione di film firmati da registi africani e ampio spazio ai giovani africani della diaspora.
“Non è un caso che il tema scelto per questa edizione sia ‘Pura energia’, nella sua accezione più ampia” sottolineano gli altri organizzatori del festival, il direttore generale Domenico Petrolo, il direttore artistico Antonio Flamini e il presidente del Raff, Cléophas Adrien Dioma dell’associazione culturale partner ‘Le Réseau’. Un’energia che verrà fuori sia attraverso una selezione di corti, lungometraggi e documentari realizzati da giovani africani sia attraverso una vetrina dedicata a giovani italiani appartenenti alla seconda generazione di origine africana (G2), con un concorso a loro dedicato.
Origini africane, identità italiana
“Mostrare una realtà ancora oggi poco conosciuta attraverso gli occhi di coloro che hanno un legame di sangue con l’Africa, ma che allo stesso tempo sono e si sentono italiani” è un’altra delle sfide che il RomAfrica Film Festival si pone quest’anno. “Scopo dell’iniziativa - sottolineano i promotori del Raff - è individuare giovani film maker di origine africana e dare visibilità alle seconde generazioni di origine africana e a un concetto di cittadinanza e di appartenenza all’Italia che stia veramente al passo con i tempi”.
Una giuria sceglierà le opere migliori tra cortometraggi e documentari, da inviare agli organizzatori entro il 30 giugno. Le prime tre opere giudicate migliori saranno proiettate nella giornata conclusiva del Festival e per gli autori ci sarà un riconoscimento speciale messo a disposizione dalla Rai.
La Radio Televisione Italiana, che anche quest’anno sosterrà il Raff, darà l’opportunità di trascorrere alcune giornate a diretto contatto con tutta la realtà produttiva e creativa dell’azienda, nell’ambito dell’iniziativa Rai Porte Aperte; anche grazie alla disponibilità della struttura Direzione Creativa/Promozione e Immagine, i vincitori potranno partecipare al ‘Making of’ di uno spot tv.
Il Raff è un progetto di Internationalia, Itale20, Le Reseau, Nina International ed è promosso da Eni; gode del Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Regione Lazio e del Comune di Roma - Assessorato alla Crescita Culturale; i media partner sono RAI - Radio Televisione Italiana e Agi - Agenzia Italia.