U no dei tre decreti approvati il 22 novembre dal Cdm per promuovere il cinema italiano delinea un nuovo sistema di tutela dei minori nella visione di opere cinematografiche e audiovisive. Due le principali novità: abolita la censura totale di un'opera, per cui non è più previsto il divieto assoluto di uscita in sala di un opera, né l'uscita condizionata a tagli o modifiche della pellicola; le opere cinematografiche, compresi gli spot destinati alle sale, dovranno essere classificate dagli operatori nel settore secondo 4 categorie: alle tre attuali (opere per tutti; vm 14 e vm 18) si aggiunge una quarta, opere non adatte ai minori di anni 6. Nel dettaglio, il decreto sostituisce le procedure attualmente vigenti relative al "nulla osta" alla proiezione in pubblico dei film rilasciato dalla Direzione generale per il cinema del ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo.
Il nuovo sistema della censura
- È abolita la possibilità di vera e propria censura dell'opera. Non è infatti più previsto il divieto assoluto di uscita in sala di un opera, nè l'uscita condizionata a tagli o modifiche della pellicola;
- È definito un sistema di classificazione più flessibile, maggiormente conforme alle diverse tipologie di opere e coerente con il generale allargamento del pubblico in sala;
- Si introduce il principio di responsabilizzazione degli operatori cinematografici, che sono chiamati a individuare la corretta classificazione dell'opera in base alla fascia d'età del pubblico destinatario e a sottoporla alla validazione di un apposito organismo di verifica, la Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche, che va a sostituire le attuali sette Commissioni per la revisione cinematografica.
Il decreto, inoltre, prevede l'adozione di un apposito regolamento dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, con il quale è disciplinata la classificazione delle opere audiovisive destinate al web e dei videogiochi. Secondo la nuova disciplina, le opere cinematografiche, compresi gli spot pubblicitari destinati alle sale cinematografiche, dovranno essere classificate dagli operatori nel settore cinematografico.
Le categorie sono 4:
a) opere per tutti;
b) opere non adatte ai minori di anni 6;
c) opere vietate ai minori di anni 14;
d) opere vietate ai minori di anni 18.
Il decreto stabilisce che, per i film vietati ai minori di anni 14 o 18, può essere consentito l'accesso in sala di un minore che abbia compiuto rispettivamente almeno 12 o 16 anni, nel caso in cui esso sia accompagnato da un genitore (o da chi eserciti la responsabilità genitoriale). Viene istituito un nuovo sistema di icone e di avviso per i contenuti sensibili (violenza, armi, sesso). Il decreto inoltre aggiorna il regime sanzionatorio prevedendo anche sanzioni di tipo reputazionale con la pubblicazione online delle sanzioni.