N apoli - Un fumetto racconta i faraoni. Accade anche questo al Mann, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dove, dopo l'ennesima chiusura nel 2010, riapre la Sezione Egizia. Oltre 2.500 reperti, datati dall'VIII al VII secolo A.C., qualcuno anche del VI secolo, in mille metri quadrati di esposizione: la collezione più antica d'Europa, che comprende pezzi di Pompei ed Ercolano, ma soprattutto quelli della raccolta Picchianti e quelli della collezione Borgia, circa la metà della sezione. Il fumetto è firmato da Blasco Pisapia, disegnatore Disney, ed edito da Electa, e l'iniziativa fa parte di Obvia, il progetto di comunicazione per il Mann coordinato da Daniela Savy.
La sezione, inoltre, ha anche una sua dimensione sui social network, nei quali gira insieme a Film, come quelli interpretati da Liz Taylor e Richard Burton, oppure Totò nei panni del faraone Tutankhamon, e miniature storiche. Il fumetto racconta la storia di Nico, un ragazzino alle prese con un problema di matematica che decide di risolvere attingendo alle conoscenze scientifiche degli egizi e quindi visitando la sezione del museo, "fino a quando non capisce che per risolvere ogni cosa deve studiare", racconta Paolo Giulierini, direttore del Mann. "Fumetto e social non sono strumenti dissacranti rispetto la comunicazione istituzionale - insiste Giulierini - sono integrativi". (AGI)