P alermo - "Per me e' stata una grande notizia, mi ha emozionato tantissimo. E' una grande vittoria, sono felice, perche' esprime tutto quello che ho cercato in questi 25 anni di attivita', quale medico tra i migranti. Grazie a un film siamo riusciti a portate un messaggio forte in Europa, dopo l'Orso d'oro di Berlino, e adesso speriamo in tutto il mondo con questa nomination e poi chissa', speriamo, l'Oscar". Lo dice all'Agi il medico Pietro Bartolo, responsabile sanitario di Lampedusa dopo la notizia che sara' "Fuocoammare" di Gianfranco Rosi a concorrere per l'Italia per miglior film straniero agli Oscar. Lui, peraltro, e' tra i protagonisti della pellicola.
"Il messaggio fondamentale che deve passare - spiega - e' che l'immigrazione riguarda tutti, e' un dramma che chiede la comprensione e una risposta corale, e' una storia collettiva di sofferenze da affrontare con umanita', coraggio e progetto condivisi. Ringrazio Rosi che e' un grande uomo e un grande regista. Io sono solo un medico che ha vissuto e vive di questo da 25 anni, ma adesso con questa opera davvero possiamo rendere questa tragedia, fatta propria dal cuore dei lampedusani, sempre piu' un impegno di cui tutti si devono fare carico". Proprio oggi, racconta, "sono stati portati nel mio ambulatorio 58 migranti che stavano morendo perche' costretti tre mesi in prigionia da trafficanti senza scruoli. Stanno malissimo, ma li stiamo curando. Tutta l'Europa e tutto il mondo devono prendersi cura di questa gente". (AGI)