L os Angeles - E' morto a Hollywood a 71 anni Curtis Hanson, acclamato regista di 'L.A. Confidential' per cui vinse l'Oscar per la sceneggiatura nel 1997. Nato a Reno in Nevada e cresciuto a Los Angeles, Hanson abbandono' la scuola per lavorare come fotografo, scrittore e redattore per riviste di cinema. Inizio' la sua carriera di sceneggiatore e regista negli anni '70, ma il primo successo arrivo' solo nel 1992 con 'La mano sulla culla', con Rebecca De Mornay nei panni di una tata in cerca di vendetta. Due anni dopo un altro film di successo, 'Il fiume della paura', con Maryl Streep e Kevin Bacon. Quindi, nel 1997, la pellicola che lo consacro' regista di prima grandezza: 'L.A. Confidential'. Tratto dall'omonimo romanzo di James Ellroy e interpretato dal semi-esordiente Russell Crowe, Guy Pearce, Kevin Spacey e Kim Basinger, il film ottenne nove nomination agli Oscar, conquistando due statuette, quella per la miglior attrice non protagonista (Kim Basinger) e quella per la miglior sceneggiatura non originale (Brian Helgeland e lo stesso Hanson).
Uomo curioso e intelligente, nel 2002 ha esplorato il mondo della periferia urbana americana in '8 Mile' che racconta l'ascesa di un giovane rapper interpretato da Eminem, che vinse l'Oscar per la miglior canzone con il brano ('Lose Yourself'). Nel 2005 e' tornato dietro la macchina da presa per dirigere 'In her shoes - Se fossi lei' con Cameron Dianz e Shirley MacLane e nel 2007 'Le regole del gioco' con Eric Bana e Drew Barrymore. Nel 2011 ha diretto e presentato in anteprima al Festival di Roma il film tv 'Too big to fail - Il crollo dei giganti' con William Hurt sul caso Enron e l'anno dopo 'Chasing Mavericks', firmato in co-regia con Michael Apted. In tanti hanno dato l'ultimo saluto sui social al regista. Tra tutti, da segnalare il messaggio dell'attore che ha lanciato in 'L.A. Confidential', Russell Crowe.
RIP Curtis Hansen . Thank you for believing in me & standing your ground. In reality you made my job a career. Love & respect my friend.
— Russell Crowe (@russellcrowe) 21 settembre 2016
Il 'Gladiatore' ha pubblicato immediatamente su Twitter un post in cui ha sbagliato il cognome: "RIP Curtis Hansen. Grazie per aver creduto in me e aver tenuto duro. In realta' hai trasformato il mio lavoro in carriera. Amore & rispetto amico mio". Poi ne pubblica un altro in cui ha corretto la gaffe: "Ovviamente distratto & sconvolto... RIP a Curtis Hanson... questa correzione perche' avrebbe chiesto un altro ciak... "in technicolor, signore". (AGI)