M ilano - Mondadori si impegna a "garantire per le case editrici che oggi si uniscono" al gruppo "quella liberta' di espressione e quella tutela della propria identita' che il gruppo ha sempre assicurato a ciascuna realta' editoriale". E' un passaggio della lunga lettera che Marina Berlusconi, presidente di Mondadori, ha inviato oggi ai dipendenti, in occasione del closing dell'acquisizione di Rcs Libri, che assume il nome di Rizzoli Libri. "Vi confesso - scrive - la mia grande emozione nel condividere con voi l'orgoglio e la soddisfazione e nell'esprimere il piu' sincero, il piu' caloroso benvenuto ai colleghi della Rizzoli. Non credo di peccare di enfasi dicendo che e' un passaggio storico nella lunga vita di queste due case editrici, ma anche in quella dell'intera editoria italiana".
Mondadori, sottolinea il presidente, "si e' preparata a questa svolta con un lungo e difficile lavoro avviato alcuni anni fa per lasciarsi alle spalle una situazione che si era fatta delicata. Ognuno e' stato chiamato a svolgere la sua parte, nessuno si e' tirato indietro. I conti sono tornati in ordine, finalmente abbiamo potuto riprendere a guardare con fiducia e concretezza al nostro futuro". "Oggi - prosegue - la Mondadori torna a crescere, focalizzandosi sulle attivita' che le hanno consentito oltre un secolo di successi: i periodici e i libri. Anche sui primi ci siamo dati obiettivi ambiziosi: stiamo fra l'altro trattando in esclusiva, lo sapete, l'acquisizione del settore media di Banzai, una realta' cui siamo interessati per accelerare il nostro sviluppo digitale. Per quanto riguarda i libri, che comprendono naturalmente anche il 'retail', mi pare che l'investimento appena realizzato dimostri in modo inequivocabile quanto grande sia la nostra fiducia nelle loro prospettive di sviluppo, per il 'trade' cosi' come per l''education', e quale peso strategico riteniamo debbano avere nella Mondadori di domani".
Marina Berlusconi torna poi sulla decisione dell'autorita' garante della concorrenza, che ha imposto delle cessioni per il via libera all'operazione: si tratta, scrive, di "rinunce, tanto pesanti quanto ingiuste, che ci sono state imposte, a cominciare dall'alienazione di due case editrici come Bompiani e Marsilio". "Ma oggi - sottolinea - guardiamo avanti, questa operazione guarda avanti, guarda alle tendenze che stanno contrassegnando la grande editoria a livello mondiale. Crescere e' una scelta e al tempo stesso una necessita'. Ci aspetta un lavoro delicato ma entusiasmante affinche' l'arrivo di Rizzoli in Mondadori possa dare i risultati migliori per tutti. E' una precisa responsabilita' che ci siamo assunti. Abbiamo ben chiaro qual e' il presupposto fondamentale: garantire per le case editrici che da oggi si uniscono a noi, a cominciare dagli assetti organizzativi, quella liberta' di espressione e quella tutela della propria identita' che il gruppo ha sempre assicurato a ciascuna realta' editoriale". "Per la mia famiglia, che della Mondadori e' l'editore da oltre 25 anni, in questo lungo sodalizio - conclude - i motivi di orgoglio non sono certo mancati. Da oggi, abbiamo qualche motivo in piu'. Perche' siamo convinti che questa risultera' una operazione positiva per l'intera editoria italiana e in definitiva per il nostro Paese". (AGI)