R oma - A rappresentare l'Italia al prestigioso Opernball di Vienna di quest'anno è stata Sara Spadaccini, studentessa romana iscritta al V anno del liceo classico "Anco Marzio" di Ostia. Sara, vincitrice a ottobre del Gran Ballo di Roma, per l'occasione è stata accompagnata da Lukas Weingartshofer, allievo della più famosa scuola di Ballo di Vienna, la Tanzschule, diretta dal maestro Thomas Elmayer. La passione dei viennesi per il ballo di carnevale risale al XVIII secolo: indossare maschere e costumi era cosa riservata ai nobili in contesti privati.
Per amore di uguaglianza, l'imperatore Giuseppe II aprì a tutti gli eventi danzanti che si tenevano nei saloni delle feste della Hofburg. In questo modo i viennesi ebbero modo di assistere a usi e costumi di queste feste, mantenendoli inalterati fino ai giorni nostri: dress-code rigoroso, fanfara di apertura, ingresso delle debuttanti e dei cavalieri e la celebre esclamazione "Alles Walzer!" con cui viene dato il via alle danze.
Ancora oggi in tutto il mondo è considerato il “Gran ballo” per eccellenza, e va in scena ogni anno nella capitale austriaca nella sera del giovedì grasso. E come da tradizione anche quest’anno una ragazza italiana ha preso parte a questo evento nato nel ‘700 ma che tuttora conserva il fascino della tradizione asburgica.
Al suo debutto in Italia nel 2007, il Gran Gala Viennese di Roma, nasceva dall'esigenza di riassaporare i valori e le tradizioni dei balli viennesi permettendo a giovani ragazze, di età compresa tra i 15 e i 23 anni di essere protagoniste di una serata da sogno in occasione del loro primo Gran Ballo. Grazie al connubio e alla collaborazione tra Elvia Venosa, ideatrice dell’edizione italiana, l’Ambasciata d’Austria e la Città di Vienna, ogni anno una giovane coppia ha il grande privilegio di partecipare al “Ballo dei Balli”.
Dei 7000 biglietti messi a disposizione per il pubblico ogni anno circa la metà viene acquistato all’estero a dimostrazione di quanto questo evento mondano sia amato e riconosciuto nel mondo. Ma la tradizione resta il cardine centrale di una serata unica nel suo genere, quando come da copione la fanfara saluta le alte cariche dello Stato e i suoi ospiti, lo spettacolo ha inizio: le oltre 140 coppie di debuttanti fanno il loro ingresso in sala, sfilando sulle note dell’orchestra sinfonica, le ragazze in abito bianco, con coroncina Swarovski sui capelli, i ragazzi in frac. Molti figli e figlie di famiglie che contano, ma anche giovani qualunque di tutte le regioni dell’Austria e anche dall’estero (provenienti da ogni parte del mondo). Le coppie di debuttanti che fino a quel momento sono rimaste a bordo sala iniziano a volteggiare e così la magia prende vita e l’incanto si ripete identico come ogni anno. (AGI)