R oma - Quentin Tarantino è a Roma per presentare il suo ultimo film, 'The hateful eight' che uscirà il 4 febbraio in 600 copie, distribuito in Italia da Leone Film Group dei figli di Sergio Leone in collaborazione con Rai Cinema.
La pellicola, della durata di 188 minuti, segna l'incontro tanto atteso tra il regista americano e il genere western. Anche se Tarantino realizza un film alla sua maniera, ricco di sangue, 'suspense' e dialoghi spesso surreali.
"E' un lavoro di tipo teatrale - spiega il regista in una conferenza stampa insieme a due dei suoi attori, Kurt Russell e Michael Madsen - il fatto che sia lungo nella fase di preparazione, nella prima parte, e' dovuto alla necessità di presentare i personaggi. Non è un film in cui posso ricorrere ai trucchi per abbreviare i tempi. I vari attori sono tutti nella stanza e si presentano".
Nel film gli otto protagonisti (oltre a Russel e Madsen, ci sono anche Samuel L. Jackson, Jennifer Jason Leigh, Walton Goggins, Demian Bichir, Kim Roth e Bruce Dern) rimangono chiusi in una baita e durante una tempesta di neve e, come spiega Tarantino, "giocano una partita a scacchi in cui loro stessi sono le pedine e cercano di conquistare le posizioni: cospirano e tramano l'un contro l'altro".
Video - Tarantino con la pellicola 70mm ho due scene in contemporanea
Il regista americano confessa di vedere in 'The hateful eight' una versione moderna di un suo lavoro di molti anni fa: "Questo film può essere visto come 'Le iene' western".
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Nel suo ottavo lungometraggio, Tarantino come sempre mischia vari generi. Questa volta, però, confessa di averlo scoperto solo alla fine: "mi piace fare più film in uno - spiega - quando ho iniziato a scrivere 'The hateful eight' sapevo che volevo fare un western e sapevo anche che avrei fatto una sorta di giallo da stanza alla Agatha Christie. Solo alla fine, però, mi sono accorto di aver realizzato anche un film horror".
Più volte vincitore del premio Oscar per la sceneggiatura, Tarantino è un maestro nella scrittura dei film. Per quanto riguarda la sua ultima creatura, spiega di aver voluto rappresentare una situazione particolare, in cui un gruppo di persone si trova costretta all'interno di una stanza mentre fuori c'è la bufera di neve. "La tempesta è come un mostro che aleggia ed è pronto a divorare chiunque osi andare via dalla stanza - dice -, più buio e freddo aumentano più il mostro diventa potente. Fuori c'è il mostro - ribadisce il regista - dentro i personaggi tramano l'uno contro l'altro e la pellicola 70 mm che ho voluto utilizzare permette allo spettatore di vedere due piece teatrali che si svolgono in contemporanea: una in primo piano e l'altra sullo sfondo. In questo modo - conclude - i personaggi vengono conosciuti meglio dallo spettatore e aumenta la suspense: si sa che prima o poi qualcosa esploderà, ma non si sa quando. Poi inevitabilmente accadrà e si scatenerà l'inferno".
Alla conferenza stampa romana ha preso parte anche il maestro Ennio Morricone, autore delle musiche del film e candidato al premio Oscar. "Ho voluto caratterizzare la musica sul timbro di certi strumenti - spiega l'anziano compositore - ho fatto qualcosa che non avevo mai fatto in altri film. La drammaticità si trasforma in ironia in questa pellicola e la drammaticità è data dai vari timbri musicali".
'The hateful eight' sarà presentato a una platea selezionata di 888 vip alla sala cinematografica allestita nello Studio 5 di Cinecittà alla presenza del regista, nella sua versione originale in 70 mm. Il 4 febbraio uscirà poi in tutta Italia nella versione adattata alle nostre sale cinematografiche.
(28 gennaio 2016)