R oma – Tutto può succedere: il titolo della nuova fiction di Rai 1 suona come una promessa. La serie prodotta da Cattleya e Raifiction che partirà domenica 27 dicembre, è ispirata al family drama americano della NBC 'Parenthood' creato da Jason Katims. Tredici serate in cui “tutto può succedere” nella vita della famiglia Ferraro formata da quattro fratelli, tra cui Alessandro e Sara - interpretati da Pietro Sermonti e Maya Sansa - molto diversi tra loro. Perno della storia una casa con giardino, poco fuori Roma, dove tutti si ritrovano per raccontarsi e confrontarsi. A firmare la sigla omonima Giuliano Sangiorgi e i Negramaro e Paolo Buonvino.
L’ambientazione italiana ha richiesto una importante riscrittura della serie, che mantiene la forza, il ritmo e la modernità dell’originale serie americana, spiega Lucio Pellegrini regista insieme ad Alessandro Angelini. “Non avevo mai girato una serie in così tante puntate, ma 'Tutto può succedere' aveva qualcosa di speciale: un livello di scrittura altissimo e uno sguardo realistico sul presente, senza alcun tipo di astrazione o di forzatura drammaturgica” continua. “Era un progetto molto ambizioso, che puntava a mettere in discussione le regole del genere 'family' italiano, immergendolo nella contemporaneità. La difficoltà principale era riuscire a rappresentare un sentimento che è alla base di tutte le scene di Tutto può succedere: il senso di fratellanza, di comunanza, la connessione che lega tutti i componenti di una famiglia, e che si amplifica nella relazione genitori-figli”. (AGI)
(18 dicembre 2015)