Una scuola di calcio per combattere la devianza dei minori, offrire ai ragazzi un luogo di aggregazione che educhi al rispetto dei valori della vita e contribuire così al recupero sociale della città vecchia di Taranto. Racchiude questi obiettivi il progetto di Javer Zanetti, argentino, oggi vice presidente dell’Inter ma storico capitano della squadra nerazzurra, attraverso la fondazione Pupi insieme a Sport4Taranto e Asd Taranto vecchia dell’oratorio della chiesa di San Giuseppe, oratorio che sarà il luogo della scuola calcio.
“Sembra lontano il tempo di quando abbiamo cominciato a parlare di questa idea con Dino Ruta, di Sport4Taranto, a parlare di Taranto e di tutto quello che lui mi ha raccontato. Adesso - ha annunciato Zanetti - siamo ad un punto di partenza importante. Credo che possiamo fare tantissimo per tanti bambini, per tanti giovani che vogliono avere un futuro migliore. Educazione e sport: con entrambi, possiamo fare tante cose belle e siamo qui a poter dare il nostro contributo e tutto quello che serve per offrire a questi bambini l’educazione ad un futuro migliore. Creeremo delle opportunità - ha aggiunto - per dare ai bambini la possibilità di realizzare i propri sogni”.
“Io - ha detto ancora Zanetti - lo faccio in Argentina dal 2001 con la mia fondazione, noi ci occupiamo di tantissimi bambini, e il fatto di essere qui a Taranto per me é molto importante. Voglio portare anche qui quel modello e collaborare con le persone che vorranno sinceramente e veramente puntare ad un futuro migliore. Speriamo che voi possiate essere i portavoce di questa iniziativa. Abbiamo bisogno dell’apporto di tutti. Da soli - ha detto Zanetti - non possiamo fare niente, ma se ci uniamo, possiamo fare tante belle cose”.
Il progetto lanciato a Taranto è il primo al di fuori di Milano. “Quando ho smesso di giocare e l’Inter ha annunciato il ritiro della maglia, abbiamo fatto - ha detto Zanetti - tante iniziative con delle associazioni su Milano, ma fuori di Milano questa è la prima che faremo. Speriamo di partire col piede giusto. Io non ho nessun dubbio perché conoscendo le persone di qui, sono convinto che possiamo fare delle belle cose per questi bambini”.
Ma il mondo del calcio, è stato chiesto a Zanetti, può ancora trasmettere valori positivi e soprattutto educativi nei confronti dei bambini? “Certo e non soltanto del calcio - ha risposto -. Penso che anche altri settori dello sport possano fare delle iniziative insieme agli educatori, che poi sono quelli che lavoreranno insieme ai bambini. E trasmettere i valori a cui teniamo per uno sport sempre più bello”.
Dino Ruta, tarantino, docente in leadership e sport management all’Università Bocconi di Milano, ha annunciato che la scuola di calcio “parte con 30 bambini, età dai 9 ai 12 anni, durerà come le scuole di calcio da settembre a maggio, quindi ci prepariamo ora per settembre prossimo, ma vogliamo che questi numeri iniziali crescano. Dipenderà - spiega Ruta - da quanti allenatori, maestri ed educatori avremo. C’è la possibilità di fare cose importanti, favorire una crescita tecnica e umana dei ragazzi, e dare anche un contributo alla crescita di Taranto e delle sue famiglie”.