Whatsapp è il servizio di messaggistica e immagini che da tempo ha soppiantato gli sms e mette insieme milioni di utenti in tanti Paesi del mondo. Ma Whatsapp declinato in dialetto pugliese può anche diventare anche “Vazapp”, che significa letteralmente “Vai a zappare”, e trasformarsi nel primo format di ascolto dal basso del mondo agricolo. Protagonisti un gruppo di giovani pugliesi che si è messo insieme per dare ascolto, partendo appunto dal basso, al mondo della terra.
E ora dalla Puglia “Le Contadinner” per la prima volta varcano i confini nazionali e arrivano in una delle più grandi fiere dell’agricoltura al mondo: a Parigi. Qui, infatti, dal 24 al 28 febbraio, si svolgerà la 78esima edizione del Sima, Salone Mondiale dei Fornitori dell’Agricoltura e dell’Allevamento. La biennale parigina nell’edizione 2019 prevede la partecipazione di 1.800 aziende provenienti da 42 Paesi e più di 232.000 visitatori provenienti da almeno 135 paesi diversi.
Numeri che fanno del salone un punto di riferimento per tutti gli agricoltori. La realtà pugliese sarà presente con la “Farmer’s Dinner” parigina grazie anche allo sponsor Michelin che, insieme al Sima, ha creduto nel progetto dei giovani pugliesi. Sono stati, infatti, i risultati raggiunti con “Le Contadinner”, con il loro processo di ascolto dal basso, a spingere gli organizzatori a voler rendere il format uno tra gli eventi del Salone di Parigi.
“L’idea di “Vazapp”? Ce l’ha suggerita anni fa un sacerdote - spiega Giuseppe Savino - e abbiamo impiegato un po’ per metterla in pratica, ma alla fine ci siamo riusciti. Attenti: l’app di Whatsapp in questo caso non è usata, è soltanto un gioco di parole. Noi, infatti, gli agricoltori li contattiamo direttamente per l’ascolto dal basso, mica attraverso una chat. Funziona così: andiamo la sera in un’azienda agricola e la prima cosa che diciamo all’agricoltore è quella di chiamare i suoi vicini. Perché è più facile e perché si possono spostare senza grossi problemi. Si organizza anche una cena dove ciascuno porta una cosa. E qui gli agricoltori fanno già a gara per portare le cose migliori. Una volta che abbiamo radunato 20 persone, formiamo delle coppie, che prima si confrontano tra loro e poi tornano e si siedono in circolo insieme alle altre. La coppia funziona che ciascuno parla dell’altro, racconta la storia dell’altro”.
“Il team che ha lanciato “Vazapp” è fatto da 20 persone e nessuno di noi fa l’agricoltore di mestiere - dice ancora Savino - abbiamo pensato che fosse necessario un approccio comunicativo nuovo. Quest’esperienza ci ha portato a scoprire che spesso gli agricoltori, quelli confinanti, nemmeno si conoscono bene. Ognuno è geloso dell’altro. Ognuno preferisce stare “coperto” rispetto all’altro. Ma scusate, diciamo noi loro, se non fate rete, se non condividete esperienze e problemi, come potete pensare di lavorare ad un progetto che risponda a interessi comuni?”
Foggia è la provincia da cui “Vazapp” è partito: 20 cene, 20 persone a serata, messi insieme complessivamente 400 agricoltori. “Adesso - annuncia Savino - vogliamo estenderci al resto della Puglia: 20 cene per ciascuna delle cinque province, quindi un totale di 100 cene per mille persone. Ma vogliamo estenderci progressivamente anche alle altre regioni”. “Perché Contadinner? Anche qui è un gioco di parole. É la fusione - afferma Savino - del termine contadino con dinner, appunto cena”. Il format delle “Contadinner” viene definito, dai promotori, “la più grande operazione di ascolto dal basso e analisi scientifica attraverso l’innovazione sociale del mondo agricolo mai realizzata in Italia”
Al Sima di Parigi, presso la hall 2, del Simagena ring, a sedere al centro dell’agorà fatto di balle di paglia, oltre ai 100 giovani agricoltori provenienti da tutta Europa, ci saranno anche ministri ed esponenti del mondo agricolo che ascolteranno i giovani agricoltori europei. Dall’ascolto delle storie, prenderà vita la “Carta europea del Contadino” che conterrà “tutti i desiderata degli agricoltori ascoltati” per dare anche, si afferma, “la spinta necessaria alla creazione di un nuovo modello di ascolto del mondo agricolo”.