Non solo Venezia: sono 40 le aree a maggior rischio in Italia a causa dell'innalzamento del livello dei mari. Messe insieme, le zone rosse formano un territorio grande quanto la Liguria. E' quanto emerge dal rapporto 2019 dell'Osservatorio sui cambiamenti climatici di Legambiente.
E non è un fenomeno solo italiano: un'indagine di Climate Central, pubblicata sulla rivista Nature, riferisce che, se i ghiacciai continueranno a sciogliersi al ritmo attuale, 300 milioni di persone che vivono in aree costiere saranno sommerse dall'oceano almeno una volta l'anno entro il 2050. Uno scenario che viene disegnato anche calcolando la possibilità che le barriere fisiche che erigono contro il mare saranno potenziate.
Per Legambiente, gli impatti peggiori che potrebbero arrivare in futuro comprendono proprio l’eventuale innalzamento del livello del mare di oltre 4 metri nel peggiore degli scenari, un risultato che ridisegnerebbe la mappa del mondo e danneggerebbe miliardi di persone.
Metà delle aree metropolitane mondiali infatti si trova sulla costa, con una popolazione di quasi 2 miliardi di persone. Anche limitando il riscaldamento globale a 2°C, gli scienziati prevedono che l’impatto dell’innalzamento del livello del mare causerà danni per diversi miliardi di dollari all’anno e causerà milioni di migranti.
Le nuove proiezioni dell’IPCC sul probabile innalzamento del livello del mare entro il 2100 sono superiori a quelle prodotte nel 2014, a causa dello scioglimento dei ghiacci che sta avvenendo in maniera inaspettatamente rapida in Antartide. Senza tagli alle emissioni di carbonio, si prevede che l’oceano aumenterà tra 61 cm e 110 cm, circa 10 cm in più rispetto alla stima precedente. Un aumento di 10 cm significa che altri 10 milioni di persone sono esposte ad inondazioni.
In Italia gli scenari di allagamento delle coste italiane sono elaborati da Enea, in collaborazione con CNR e altri centri di ricerca universitari italiani ed esteri. Le proiezioni mostrano come a rischio inondazione ci sia un’area pari a quella della Liguria. In totale per il nostro Paese sono state individuate 40 aree costiere a rischio inondazione: 13 di queste aree sono state mappate, per un totale di 384,8 km di costa allagata, corrispondente alla perdita di territorio pari a 5686,4 kmq.
In particolare a rischio sono:
Zona Nord-Adriatica
Trieste
Venezia
Ravenna
Abruzzo
Foce del Pescara
del Sangro
del Tronto
Puglia
Area di Lesina (Foggia)
di Taranto in Puglia
Liguria
La Spezia
Toscana
Tratti della Versilia
Cecina
Follonica
Piombino
Marina di Campo sull’Isola d’Elba
Aree di Grosseto
Albinia (Toscana)
Lazio
La piana Pontina
Fondi
Foce del Tevere
Campania
La piana del Volturno
del Sele (Campania)
Sardegna
l’area di Cagliari
Oristano
Fertilia
Orosei
Colostrai (Muravera)
Nodigheddu
Pilo
Platamona
Valledoria (Sassari)
Porto Pollo
Lido del Sole (Olbia)
Basilicata
Metaponto
Sicilia
Granelli (Siracusa)
Noto (Siracusa)
Pantano Logarini (Ragusa)
Aree di Trapani
Marsala
Calabria
Gioia Tauro (Reggio Calabria)
Santa Eufemia (Catanzaro)