L'acqua alta ha raggiunto i 150 centimetri e si è fermata, dieci centimetri sotto la previsione, ma comunque abbastanza per dover mettere tutto in sicurezza per evitare i danni del picco di martedì notte (187 cm). Lo ha spiegato il sindaco Luigi Brugnaro arrivando a piazza San Marco. "La marea è arrivata a 150 cm e ha finito di crescere, adesso inizia a calare. Questa è un'acqua alta importante ma non come quella dell'altro giorno, che ha devastato la città". Dopo circa tre ore piazza San Marco è stata riaperta anche se la piazza è ancora totalmente allagata. Sotto i portici con gli stivaloni ai piedi si riesce però a camminare.
"Dobbiamo essere forti e ricominciare" ha aggiunto Brugnaro, "Ripeto la frase del presidente Casellati: i veneti e i veneziani sono in ginocchio solo quando pregano". Ora, ha detto, all'impegno della città deve seguire quello della politica: "è importante poi che le cose promesse vengano realizzate".
Un esteso temporale ha limitato lo scirocco al litorale friulano e impedito che arrivasse il vento forte fino alle coste di Venezia. Questo ha ritardato l'orario del picco massimo di acqua alta. Prima che il sindaco chiudesse la piazza a turisti e veneziani, per motivi di sicurezza, in tanti ne hanno approfittato per lo storico e immancabile selfie. C'è stato chi ha ballato e si è messo in posa con le tipiche maschere del carnevale e chi, come i veneziani, ha storto il naso incredulo.
Ma lo show è finito: la polizia locale ha srotolato tra le colonne del portico il nastro bianco e rosso per chiudere tutti i varchi di accesso alla piazza. Le pedane sopraelevate dal lato della Basilica sono state le prime a essere tolte perché già sommerse, mentre dal lato del Museo Correr, testardamente e ammirevolmente aperto si riesce ancora ad arrivare con gli stivaloni di plastica. Il Centro Maree nell'ultimo bollettino conferma l'avviso di "alta marea eccezionale" con il 77 per cento della città sott'acqua.