"Non ci sarà alcuna proroga del 10 settembre. Sono sufficientemente ottimista credo che soprattutto le giovani coppie abbiano capito benissimo l'importanza delle vaccinazioni. C'erano famiglie che non facevano le vaccinazioni facoltative anche per ragioni di costo; ci si accorge quando invece i genitori ne fanno una questione ideologica e si interviene direttamente". Così la ministra della Scuola e dell'Università, Valeria Fedeli, questa mattina intervenendo a Radio24. "Quello che casomai mi preoccupa un po' sono i tempi e le condizioni burocratiche per le quali i genitori devono fornire le pezze d'appoggio. C'è un lavoro fatto dagli uffici scolastici, sia regionali che provinciali, con gli enti locali ma anche con il servizio sanitario nazionale per facilitare l'acquisizione di documentazione da parte dei genitori. Credo che sia l'elemento più importante su cui abbiamo lavorato da subito come ministero. Vediamo il 10 settembre in che condizioni saremo".
"Basta anche la prenotazione della vaccinazione"
La ministra ha quindi confermato che l’accesso all’istruzione 0-6 anni potrà avvenire anche con la sola prenotazione alla vaccinazione. "In questo caso - si legge sul Secolo XIX - non è responsabilità del genitore: può succedere che ci sia stata la richiesta ma la struttura sanitaria abbia dato appuntamento fra due mesi". Ha aggiunto la ministra: "Chi invece non fatto vaccinazioni e non le ha richieste, non entra nella scuola 0-6, mentre nella scuola dell’obbligo sì. Se un genitore non ha fatto vaccinare il proprio figlio e continua a mantenere un atteggiamento contrario - ha concluso Fedeli - il lavoro più importante da fare come istruzione è proprio motivarlo, convincerlo e coinvolgerlo sull’importanza del vaccino per il proprio figlio e per il bene della comunità".
Però al momento nessun rinvio, dunque. Parliamo naturalmente dei 10 vaccini obbligatori per tutti i bambini e ragazzi da 0 a 16 anni. E’ quanto stabilito dal decreto legge sui vaccini, approvato in via definitiva dalla Camera e fortemente voluto dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. (Piano nazionale prevenzione vaccinale 2017-2019). Per molti studenti il primo giorno di scuola sarà l’11 settembre (a parte l’anticipo al 5 nella provincia di Bolzano), per altri qualche giorno dopo, ma saranno comunque tutti in classe entro il 15.
Quali sono i 10 vaccini obbligatori
1 anti-poliomelitica;
2 anti-difterica;
3 anti-tetanica;
4 anti-epatite B;
5 anti-pertosse;
6 anti Haemophilus influenzae tipo B;
7 anti-morbillo;
8 anti-rosolia;
9 anti-parotite;
10 anti-varicella.
I 4 vaccini non obbligatori ma raccomandati
Non sono invece obbligatorie ma “fortemente raccomandate” le vaccinazioni:
- anti-meningococco B
- anti-meningococco C
- anti-rota virus
- anti-pneumococco
Chi si deve vaccinare
I vaccini obbligatori per l'iscrizione a scuola sono 10 e riguardano tutti i bambini e i ragazzi da 0 a 16 anni. Per i bambini non vaccinati si potrebbe verificare la mancata iscrizione fino ai 6 anni, dopo scattano delle multe per i genitori (da 100 a 500 euro). L'obbligo di vaccinazione vale anche per i minori stranieri non accompagnati. Sono esenti i bambini immunizzati per effetto della malattia naturale (per esempio che hanno già contratto la varicella) e quelli che si trovano in specifiche condizioni cliniche attestate dal medico. Il vaccino può essere posticipato, sempre previa verifica del medico.
Come vaccinarsi
Per vaccinarsi i bambini e i ragazzi non dovranno essere sottoposti a 10 punture diverse, ne basteranno due. I 10 vaccini obbligatori sono così suddivisi: una esavalente con 6 componenti (antipolio, tetano, pertosse, epatite B, aemophilus influenzae) e una quadrivalente (antimorbillo, parotite, rosolia e varicella). I vaccini sono tutti gratuiti e possono essere prenotati nelle farmacie convenzionate aperte al pubblico attraverso il Centro unificato di prenotazione (Sistema Cup). E’ stata inoltre istituita l'Anagrafe vaccinale nazionale, che registrerà la vita vaccinale degli italiani, per ricostruire i vaccini effettuati, i richiami da fare e individuare chi non può sottoporsi alla profilassi.
I documenti da presentare
Per poter presentare l’iscrizione del minore (da 0 a 16 anni) alla scuola dell’obbligo, alle scuole dell’infanzia, all’asilo nido i genitori o i tutori devono consegnare una apposita documentazione per attestare lo stato vaccinale del proprio figlio (regolarmente vaccinato o non vaccinato/parzialmente vaccinato). Per i bambini vaccinati i genitori possono presentare anche un’autocertificazione che sarà valida per qualche mese prima di dover consegnare i documenti ufficiali. Coloro che sono in attesa di effettuare la vaccinazione, devono presentare nel frattempo una copia della prenotazione dell’appuntamento alla Asl.
I tempi per vaccinarsi
Entro il 31 ottobre 2017 per la scuola dell’obbligo ed entro il 10 settembre per i nidi e le scuole materne, tutta la documentazione di avvenuta vaccinazione deve essere presentata agli istituti scolastici. In caso di un’autocertificazione l’obbligo di presentare tutti i documenti scatterà il 10 marzo 2018.
"Confusione senza precedenti"
"La legge Lorenzin ha provocato una confusione davvero senza precedenti, gettando nel caos le amministrazioni pubbliche e creando disagi e difficoltà a famiglie, insegnanti e alla stessa istruzione pubblica. In questo vero e proprio marasma ogni Regione sta cercando, in ordine sparso, di fare quello che può per adeguarsi a un provvedimento intempestivo e pasticciato, elaborato (evidentemente) senza tenere nella minima considerazione l'applicabilità concreta delle misure che contiene".
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Così il Codacons, che in una nota non molla la presa su un provvedimento a suo dire sbagliato e mal gestito. "Proprio per compensare gli aspetti mancanti nel provvedimento, e rispondendo a una precisa richiesta delle famiglie, il Codacons mette gratuitamente a disposizione dei cittadini interessati un modello di istanza da presentare alla ASL e al pediatra di famiglia in caso di convocazione per la vaccinazione: con quest'atto si chiede di procedere ad adeguate indagini pre-vaccinali e di somministrare i vaccini in composizione monovalente. Nessuno può essere vaccinato se prima non vengono compiuti gli esami medici necessari per escludere pericoli per la salute del bambino: è questo il principio che ha ispirato la redazione di questo modulo da parte dell'Associazione. L'istanza è disponibile sul sito Codacons (all'indirizzo http://codacons.it/vaccini-listanza-ricevuto-linvito-al-centro-vaccinale/) e fa seguito – in perfetta linea di continuità - al modulo di richiesta di indagini pre-vaccinali già messo a disposizione della cittadinanza nelle settimane scorse. Già oltre 3500 famiglie hanno scaricato l'istanza".