Articolo aggiornato alle ore 16,45 dell'11 giugno 2018*.
“Un globo luminoso nel cielo, poi, un boato, come di un aereo che stesse precipitando. I vetri delle finestre hanno cominciato a tremare vistosamente. Mai sentito nulla di simile prima d’ora”. Il primo a raccontare il presunto avvistamento di un Ufo è stata, giovedì scorso, la Sentinella Canavese, quotidiano piemontese, che ha raccolto le prime testimonianze. “Era una sfera di grandi dimensioni, e molto bassa, che emanava una luce bianca e azzurra. Pochi secondi, poi, un rumore assordante, due aerei, forse due caccia, che sembrava la stessero inseguendo, finché tutti sono scomparsi dietro le montagne”.
Pronta anche un'interrogazione parlamentare: i caccia li hanno visti e sentiti tutti ma l'Aeronautica avrebbe smentito...
— Quotidiano Canavese (@QCanavese) 10 giugno 2018
CANAVESE - «Ufo» e caccia a bassa quota: c'è anche una denunciahttps://t.co/mk98rkBTYy
La notizia è rimbalzata nel week end su decine di siti anche di quotidiani nazionali ed è atterrata addirittura in Parlamento: la deputata Pd Francesca Bonomo e il senatore Pd Mauro Marino hanno annunciato un’interrogazione parlamentare per fare, come si dice in questi casi, piena luce sull’accaduto. Le notizie pubblicate al momento sono poche e il rischio bufala è alto.
La denuncia di un cittadino nel canavese: “Un Ufo inseguito da due caccia” https://t.co/GNKVWUGhwd #adrianomontanaro
— Montanaro Adriano (@AdrMontanaro) 11 giugno 2018
Cosa è realmente accaduto mercoledì sera nelle valli del Canavese e sul cielo di Corio, secondo alcuni testimoni? Il quotidiano locale riporta una ricostruzione sul possibile percorso dell’oggetto non identificato: “Una volta sorvolato i cieli di questo lembo delle Alpi Graie, aver deviato verso l’alta Val Gallenca e la Valle Orco. C’è chi ha azzardato una spiegazione scientifica, parlando di fulmine globulare, un fenomeno raro, a volte molto breve ma di grande intensità luminosa, avvistabile anche non necessariamente in presenza di un temporale (nel forum che si è aperto si fa riferimento anche a un episodio verificatosi nella stessa zona nel Settecento), tesi confutata, però, per la presenza degli aerei che difficilmente darebbero la caccia a un fulmine”.
Sì sa che nei bar di Corio, il consumo di vino e alcolici è pari alle Osterie venete... https://t.co/ehzCoZLTOt
— Disgovernato (@rataplangq) 11 giugno 2018
“Il Centro ufologico nazionale - riferiscono gli esperti del Cun - si basa su dati di prima mano e non commenta opinioni e studi ufologici fatti da altri operatori del settore. Per dati di prima mano intendiamo dati scientifici, rigorosi e logici. Non avendo in nostro possesso dati e/o elementi reali e concreti per poter certificare questo avvistamento, preferiamo in merito astenerci nel commentare”.
*L'ipotesi del drone
Oggi pomeriggio sul sito di Repubblica si accredita l'ipotesi di un drone militare in costruzione nell’industria aerospaziale torinese Alenia e che i due aerei facessero parte del cinquantunesimo stormo di Istrana, in Veneto, lo stesso che in primavera aveva spaventato la Valle d’Aosta con un bang sonoro. "In questo caso è possibile che mercoledì alle 23 ci fosse un test del drone e che per qualche ragione sia stato perso il contatto radio, facendo scattare l’allarme di un potenziale pericolo, sebbene le autorità abbiano negato che ci fosse un’esercitazione in corso. Una spiegazione molto più razionale delle chiacchiere sugli Ufo che si erano diffuse e che hanno indotto la deputata Pd Francesca Bonomo e il senatore Pd Mauro Marino a presentare un’interrogazione al ministero della Difesa", scrive Repubblica.