L’Opera che gestisce la Basilica di Santa Croce a Firenze, dove giovedì un turista è morto a causa di un elemento in pietra che si è staccato da un capitello colpendolo, respinge le accuse di incuria e si difende: “abbiamo controllato quell’area da una settimana”. Il 20 ottobre un ‘peduccio’, mensola in pietra che fa parte della trave, si è staccato da una parete e ha fatto un volo di 30 metri, prima di colpire e uccidere un turista di origine spagnola che visitava il ‘Tempio dell’Itale Glorie’, come aveva chiamato Foscolo il complesso, che custodisce le salme di Galileo Galilei, Michelangelo Buonarrotti, Niccolò Machiavelli e dello stesso Foscolo.
Il Sole 24 Ore spiega che “il pezzo caduto nella basilica di santa Croce a Firenze che ha provocato la morte del turista sarebbe un ‘peduccio’ in pietra, struttura che serve per aumentare la base di appoggio delle strutture lignee. Il pezzo si è staccato dal transetto di destra della basilica. È quanto si apprende da uno dei tecnici della Soprintendenza intervenuti sul posto. L’esperto ha quindi riferito ai cronisti che ‘non risultano segnalazioni di criticità’ per l’area della basilica e che tutto è ‘assoggettato a periodici controlli’”.
"Una settimana fa gli ultimi controlli"
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il segretario generale dell'Opera di Santa Croce Giuseppe De Micheli ha dichiarato: “Solo una settimana fa avevamo impiegato un elevatore per pulire in altezza le vetrate nella parte della basilica dove oggi è avvenuta la tragedia. Ne avevamo approfittato, come facciamo di solito, anche per effettuare un controllo sulle superfici di quella zona. Tutto era risultato regolare. Secondo De Micheli, risale a circa 10 anni fa ‘un restauro generale di ampio respiro sulla parte in cui questo pomeriggio è successo ciò che è successo’. La presidente dell'Opera di Santa Croce, Irene Sanesi, è sconcertata da quanto accaduto e, raggiunta dal Sole 24 ore spiega: ‘Dobbiamo capire cosa è successo, tra l’altro quella è una parte della chiesa che è stata tutta restaurata’. ‘Una cosa di questo genere non era mai successa nella storia della chiesa. Siamo distrutti ed esprimiamo il nostro cordoglio alla famiglia della vittima’ ha poi detto. La presidente ha poi spiegato che ancora ‘non si sa quando la Basilica potrà essere riaperta al pubblico’, aggiungendo che per la basilica di Santa Croce ‘c'è un piano pluriennale di manutenzione, restauro e prevenzione, fatto anche in collaborazione con la Protezione civile. Proprio per questo, per tutto il lavoro che è stato fatto in modo costante negli anni siamo davvero attoniti e sbalorditi da quello che è accaduto e ci chiediamo come sia potuto succedere’”.
Come scrive il Messaggero “Il Comune di Firenze si è subito prodigato nell'assistenza alla moglie del turista spagnolo morto. Sul posto la signora è stata assistita dalla polizia municipale (anche con un agente che parla spagnolo) e sono stati messi a disposizione i servizi sociali per assistenza psicologica. La moglie del turista è rimasta sotto shock all'interno della chiesa dopo aver assistito alla tragica fine del marito. Appresa la notizia l'Arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori esprime ‘cordoglio e vicinanza’ alla moglie e alla famiglia della vittima e assicura la preghiera di tutta la comunità diocesana. Il card. Betori, si legge in una nota, ‘è vicino anche all'Opera di Santa Croce e alla comunità dei Francescani Conventuali’”.
“Lo stato della pietra e l’erosione data da fessurazioni possono facilmente creare una crepa in elementi così piccoli e antichi. Per questa ragione non si può far altro che eseguire manutenzioni puntuali e le perizie previste dalla legge”, ha spiegato un esperto ad Agi. Intanto come riportato da Rai News, la basilica è stata chiusa e lo resterà per tutta la giornata di oggi, in segno di lutto.