Antonio Sbordone non era ancora Questore a Ferrara quando, la notte del 25 settembre 2005, Federico Aldrovandi morì durante l'arresto da parte di 4 poliziotti. Ora, da questore di Reggio Emilia, ha sostenuto che se gli agenti avessero avuto in dotazione il taser - la pistola elettrica di cui è in corso la sperimentazione - il ragazzo sarebbe ancora vivo. Parole che non sono piaciute affatto a Patrizia Moretti, madre di Federico.
"Trovo che sia assolutamente improprio collegare Federico all'utilizzo del Taser" ma vista la chiamata in causa "credo che il taser, in questo caso, avrebbe dovuto essere utilizzato contro i poliziotti perché in quel momento avevano perso il senso della realtà e stavano uccidendo un ragazzo continuando a picchiarlo" ha detto in una intervista a 'Il Resto del Carlino'.
Per la morte di Federico Aldrovandi sono stati condannati in via definitiva, a 3 anni e sei mesi per eccesso colposo nell'omicidio colposo, i quattro agenti, intervenuti in via dell'Ippodromo a Ferrara quella notte di 13 anni fa,
"Questo paragone non ha senso" ha spiegato Patrizia Moretti all'Agi - perché a mio figlio è stata tolta la vita quando, ormai, era già immobilizzato a terra ed è stato colpito con calci in testa e schiacciato". Il taser è uno strumento pericoloso? "Dovrebbero essere i medici a dare una risposta. Secondo me la differenza la fa chi usa il Taser. La pistola elettrica dovrebbe essere utilizzata da persone che hanno una preparazione culturale e una 'filosofia' riguardo alla polizia radicalmente diversa dall'impostazione repressiva che ha caratterizzato gli agenti che fermarono mio figlio. La violenza e l'uso della forza - ha concluso Patrizia Moretti - dovrebbe essere l'ultima ratio per le forze dell'ordine. Il mio timore è che questo strumento possa essere dato in mano a persone a cui manca un'adeguata e sufficiente formazione e questo sarebbe molto pericoloso".
Quante persone ha ucciso il Taser?
In tutti gli Stati Uniti migliaia di corpi di polizia hanno adottato il Taser. E i casi di un colpo di taser che causa una morte accidentale e su conclude con una richiesta di risarcimento sono sempre più frequenti. Ma dietro a ogni caso si nasconde una realtà più complessa ed è nato un dibattito sull’uso di queste armi.
Negli Stati Uniti la Reuters ha documentato 1.042 casi di persone colpite a morte con un taser dalla polizia, in gran parte avvenuti dopo l’inizio degli anni duemila. Molte vittime appartengono a gruppi di persone vulnerabili. Un quarto delle vittime soffriva di crisi psicotiche o disturbi neurologici. In nove casi su dieci la vittima era disarmata.