È “in corso di valutazione” la posizione del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, per un secondo episodio di corruzione che emerge da “recenti indagini” seguite alla grossa operazione che stamattina ha portato all’esecuzione di 43 ordinanze di custodia cautelare.
Mentre nel primo episodio - che fa parte del filone dell’indagine riguardante i contatti con il “ras” di Forza Italia a Varese, Gioacchino Caianiello e la sua associazione a delinquere aggravata dal metodo mafioso finalizzata alla turbativa d’asta - Fontana risulta “parte offesa”, in una seconda indagine dovrà invece essere ascoltato.
Lo ha spiegato il procuratore Francesco Greco questa mattina durante una conferenza stampa in procura a Milano. “Stiamo valutando la posizione anche perché il socio di studio legale del presidente Fontana, Luca Marsico, ha ottenuto un incarico in Regione e stiamo verificando se questa procedura di gara è regolare”, ha spiegato Greco.
Le verifiche sono in corso anche riguardo all’entità dell’incarico ottenuto da Marsico, già consigliere regionale nella scorsa legislatura e non rieletto. Un interrogatorio per Fontana è “previsto nei prossimi giorni”. Dati i rapporti di lunga data tra Caianiello e Fontana, che è stato a lungo sindaco di Varese, i pm dovranno verificare se il governatore “sia stato consapevole del tentativo di corruzione”. Secondo la normativa infatti, in quanto amministratore pubblico, sarebbe stato tenuto a denunciare immediatamente, qualora se ne fosse accorto.