Forse siamo a un punto di svolta nella caccia ai responsabili dei due stupri di gruppo a Rimini. Come si legge sul Corriere della Sera, i due minori di origine marocchina che si sono presentati nel pomeriggio ai carabinieri di Pesaro hanno confessato di aver partecipato alla violenza contra la ragazza polacca e contro la trans peruviana. I due avrebbero raccontato di aver deciso di confessare dopo le pressioni investigative e mediatiche seguite agli stupri.
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Un terzo stupratore pronto a costituirsi
I giovani dovrebbero essere trasferiti a Rimini e sentiti dal procuratore della città, Cencelli, e dal Pm dei minori di Bologna per accertare la veridicita' del loro racconto. E anche un terzo giovane del branco, scrive Repubblica, potrebbe presentarsi spontaneamente a breve ai carabinieri.
La svolta dopo la diffusione delle immagini
La svolta è arrivata dopo la diffusione delle immagini di una telecamera di sorveglianza che hanno dato il via alla caccia. Come si legge su La Stampa, uno dei fotogrammi è del 26 agosto alle 3.57 di notte e ritrae tre persone di spalle, due col cappellino con visiera, il terzo coperto dal cappuccio della felpa, mentre camminano sul lungomare.
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Chi sono i quattro stupratori
Particolari sui due ragazzi che si sono autodenunciati si leggono sull'edizione online del Resto del Carlino. Si tratta di due fratelli di nazionalità marocchina, di 15 e 16 anni, residenti nel Pesarese. Secondo il giornale, il branco era composto da quattro ragazzi, tutti risiederebbero nel comune di Vallefoglia: all'appello mancano un congolese e un nigeriano, sono già stati cercati nelle loro abitazioni, ma non c'erano. In tre avrebbero precedenti per microspaccio e furti.