Scongiurato il razionamento dell'acqua a Roma, e con esso, un pesante disagio per milioni di cittadini, nonché "una figuraccia internazionale", come ha tenuto a sottolineare il ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti. I prelievi dal lago di Bracciano continueranno "anche se in forma ridotta: Acea potrà prelevare acqua dai 900 litri al secondo di adesso a 400 litri al secondo.È chiaro, pero' - ha spiegato Galletti - che occorre trovare immediatamente soluzioni alternative", poiche' si tratta di un "provvedimento tampone".
Abbiamo scongiurato che un milione e mezzo di cittadini rimanesse senz'acqua. È una buona notizia per tutti! Ma non abbassiamo la guardia.
— Virginia Raggi (@virginiaraggi) 28 luglio 2017
La sindaca chiede lo stato di emergenza
Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, incontrando i giornalisti, fa sapere che di fronte al rischio, "formalizzato ieri da Acea Ato2", che possano esserci problemi seri per l'approvvigionamento idrico degli ospedali e della rete antincendio, è stata emessa "una nuova ordinanza che conferma il blocco delle captazioni dal lago di Bracciano a partire dal primo settembre e introduce la possibilità di prelevare dal lago 400 litri al secondo fino al 10 agosto e 200 litri al secondo dall'11 agosto". Quanto allo stato di emergenza chiesto dalla sindaca Virginia Raggi, il ministro Galletti ha spiegato che in Consiglio dei ministri se ne è "preso atto" e che "in settimana ci saranno degli approfondimento da parte dell'osservatorio dei bacini idrici e, se ci sono le condizioni, si procedera'".
"Ora interventi sulle infrastrutture"
Virginia Raggi, da parte sua, ha sollecitato oggi più volte, con forza, l'"intervento immediato" del governo: "Ciascuno di noi ha fatto la propria parte - aveva dichiarato nel pomeriggio - adesso il governo e la Regione devono fare la loro, si devono assumere la loro responsabilità perché non possono tagliare l'acqua a 1,5 milioni di romani". Per contro, il ministro dell'Ambiente, annunciando che il rischio di razionamento delle risorse idriche è allo stato attuale scongiurato, ha rilevato che ora "Acea e Comune facciano quello che spetta loro: interventi di manutenzione della rete e nuove infrastrutture. Non si può più perdere tempo". L'ad di Acea Stefano Donnarumma, nella conference call sulla trimestrale, aveva evidenziato il rischio di "disagi molto impattanti" sui cittadini senza interventi per fronteggiare l'emergenza.
Lo sfogo del ministro
Le priorità di Acea dell'Area Industriale prevedono, ha fatto sapere l'azienda, "un piano straordinario di interventi per l'ammodernamento/rifacimento della rete di distribuzione idrica vetusta da sviluppare attraverso un piano di verifica perdite", attualmente in corso. "Devono partire le nuove reti, le nuove infrastrutture perché io voglio che nessun altro ministro dell'Ambiente si trovi a dover affrontare quello che ho dovuto affrontare io", è stato lo sfogo di Galletti: "dobbiamo far tornare Roma ad essere, non dico una capitale d'eccellenza, ma almeno una città normale", ha concluso.
No razionamento #acqua, #RegioneperRoma. Di fronte a un problema puoi dire che è colpa di altri. O risolverlo https://t.co/ENzQ8irQMK
— Nicola Zingaretti (@nzingaretti) 28 luglio 2017
Ancora scintille tra Raggi e Zingaretti
La direzione regionale, ha ricordato Zingaretti (che su Raggi ha dichiarato che "è troppo abituata a scaricare le responsabilità su altri e a non assumersi mai le proprie") "ha anche intimato a Roma capitale di intraprendere azioni volte al risparmio idrico e ad Acea di presentare un piano di riduzione delle perdite d'acqua. Si tratta di un problema creato da altri e troppo volte negato in modo irresponsabile, ma non è il tempo di fare polemiche: la soluzione indicata da noi dimostra ai romani che possono contare su un'amministrazione seria e al servizio della comunita'".