Sabato 17 novembre è stata una data che Sofia Guidi, 18 anni, studentessa del liceo "Vittorio Alfieri" di Torino, non dimenticherà mai. Sabato Sofia è stata la prima italiana a salire sul palco del Ted-Ed di New York, la conferenza annuale dedicata ai giovani speaker, che in una decina di minuti si rivolgono alla platea presentando un argomento a loro scelta. Sofia è stata selezionata tra circa 75 mila studenti rappresentanti di 130 nazioni e negli Stati Uniti porterà il Talk che un anno fa ha riscosso successo al Ted-Ed Club di Torino, ospitato alla Scuola Holden.
"Mi sono avvicinata al mondo Ted per caso - aveva raccontato Sofia all'Agi qualche giorno fa - al liceo studio come prima lingua il francese mentre l'inglese è extracurriculare. Frequentando il corso la mia insegnante, Gabriela Alvarez, mi ha parlato del Ted, mi è sembrato subito molto interessante e così ho cominciato questa avventura". Gabriela Alvarez, docente di lingua e public speaking, è la persona che ha portato a Torino il Ted-Ed Club, con incontri che si svolgono ogni venerdì, dalle 17 alle 19, nella sede di via Papacino.
Un percorso formativo di circa sei mesi, che culmina con l'evento finale in programma nel mese di aprile. Un cammino durante il quale i partecipanti acquisiscono le "skill" di public speaking, migliorando il loro inglese e acquisendo gli strumenti per realizzare presentazioni efficaci. "Quest'anno il tema scelto è "Il mondo è piccolo", con la serata finale che si terrà nella Sala dei Re del Museo Egizio. L'obiettivo è comunicare come sia possibile rendere il mondo un posto migliore, più inclusivo. Mi auguro che gli interventi dei ragazzi siano coinvolgenti, veri momenti di condivisione".
Lo speech di Sofia Guidi comincia al minuto 18 di questo video (YouTube)
Emozionata quanto basta, grazie agli insegnamenti acquisiti ha imparato a governare la tensione, Sofia Guidi ha affrontato con grande personalità il debutto a New York. A giugno ha scoperto di essere stata selezionata per l'evento d'oltreoceano e da allora ha lavorato (anche via Skype) con altre persone per rendere più attuale e "internazionale" il Talk, che affronta un problema serio, poco divulgato dai media. "All'inizio non sapevo davvero di cosa parlare, poi ho letto un articolo sulla legge che in Russia depenalizza il reato di violenza domestica nei confronti di donne e bambini. In sostanza la pena è stata ridotta da due anni a 500 euro di multa. Solo se il reato è reiterato viene considerato un crimine e si attiva il procedimento penale, altrimenti tutto si conclude con il pagamento di una sanzione civile. In pratica ciò significa che si può picchiare una donna o un bambino e non andare in carcere".
Il Talk originale è stato rielaborato con lo staff di Ted Usa ed è stato accompagnato da immagini efficaci. "Sono convinta che questa esperienza mi tornerà utile in futuro - conclude Sofia - nei colloqui di lavoro, ma anche nelle relazioni quotidiane. Grazie al Ted e all'argomento affrontato nel Talk mi sono avvicinata a materie sociologiche interessanti. Ero indecisa se studiare Giurisprudenza o Scienze Politiche, dopo questa esperienza ho capito che la Psicologia può essere la scelta giusta, tenterò il test di ingresso, credo sia quella la mia vocazione".