"Chiedo umilmente scusa a uno dei venti militanti di casapound/forza nuova a cui poche ore fa ho strappato il cappuccio mentre gonfiavano la faccia a me e altri 5 miei amici in centro a Pavia e sotto le telecamere dopo una serata in discoteca, se fossi interessato a riprendertelo scrivimi in privato". Parte da questo post di Salem Bikarbas sulla sua pagina facebook, l'indagine della Digos di Pavia, che dopo la denuncia sui social, ha chiamato il giovane nord africano per sapere cosa è successo esattamente. Salem ha riferito che era insieme a cinque amici, quando sono stati inseguiti e picchiati nel centro storico del capoluogo da una ventina di skinheads, dopo una discussione iniziata in una discoteca cittadina.
L'episodio è avvenuto nella notte tra sabato e domenica. I contrasti tra i nordafricani e il gruppo di skinheads sarebbero iniziati nel locale, per proseguire poi fuori, quando i cinque sono stati seguiti e picchiati all'altezza del teatro Fraschini. Pugni, calci e insulti verso i nord africani del tipo "negri di merda" e siete la "rovina dell'Italia". A mettere fine al pestaggio, l'iniziativa di Salem che ha urlato "arriva la polizia, scappate". A quel punto sono riusciti a disperdersi.