Prima la mancata ispezione della Guardia di Finanza nello stabile di via Napoleone III occupato da Casapound, accusata da alcuni media di aver minacciato le forze dell'ordine. Poi lo stupro e la morte di Desirée, la sedicenne di Cisterna di Latina trovata priva di vita in uno stabile del quartiere San Lorenzo abitato da immigrati irregolari. Due casi diversissimi che però hanno in comune l'aver riportato all'ordine del giorno la questione delle decine di immobili occupati nella Capitale, sulla quale poco più di un mese fa sia il sindaco di Roma, Virginia Raggi, che il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, ancora frenavano l'intenzione del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, di procedere in maniera risoluta, superando la cosiddetta "circolare Minniti" del settembre 2017, che imponeva di procedere solo una volta trovata una sistemazione alternativa per gli occupanti.
A spingere il predecessore di Salvini a non usare la linea dura erano stati due episodi: lo sgombero dello stabile di via Quintavalle a Cinecittà, che aveva lasciato per strada una sessantina di famiglie e quello, di maggiore clamore mediatico, dell'ex sede di Federconsorzi a via Curtatone, dove vivevano centinaia di rifugiati e richiedenti asilo somali ed eritrei, che rimasero poi accampati per giorni nella limitrofa piazza Indipendenza, a un passo dalla stazione Termini. A imporre un cambio di rotta, oltre ai precedenti episodi di cronaca, sono inoltre alcuni casi diventati ormai macroscopici, come quello dell'ex fabbrica di penicillina in via Tiburtina, tra la fermata metro di Rebibbia e il quartiere di San Basilio, che è occupata da centinaia di clandestini ed è stata anch'essa teatro di diversi casi di cronaca, sia pure meno gravi.
Priorità agli edifici pericolanti
È stato così definito, si apprende da fonti del Viminale, un cronoprogramma di interventi di sgombero di stabili occupati abusivamente a Roma da condividere con l'autorità giudiziaria. Verrà inoltre erogato un milione di euro da parte della Regione Lazio per ampliare l'offerta di interventi assistenziali, di carattere temporaneo, a favore delle persone in condizioni di fragilità e alle famiglie sgomberate. La decisione, che dimostra il raggiungimento di una maggiore sintonia tra ministero dell'Interno ed enti locali del Lazio, è stata assunta ieri mattina durante la riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica tenutosi in prefettura a Roma, alla presenza dello stesso Salvini. Ad oggi sono 90 gli immobili occupati abusivamente nella capitale, contro i 105 censiti nel 2015.
Saranno quindi avviate a breve le operazioni di censimento preliminari allo sgombero vero e proprio, dando priorità, come già stabilito nel corso di precedenti riunioni di Comitato Metropolitano con la Regione Lazio e Roma Capitale, a quegli stabili che sono in accertate condizioni di criticità strutturale e gravati dalle sentenze di condanna al risarcimento danni. Quanto al milione di euro reso disponibile dalla Regione per agevolare i servizi assistenziali di supporto, l'impiego della somma sarà disciplinato nell'ambito di un Patto per la sicurezza di Roma, in corso di redazione e che sarà quindi sottoscritto da governatore, Prefetto e sindaco di Roma.
Al Comitato hanno preso parte, oltre a Salvini, il Prefetto della capitale, Paola Basilone, i vertici delle forze di polizia, il sindaco, accompagnata dall'assessore alle Politiche Sociali e all'Urbanistica, l'assessore regionale alle Politiche abitative, accompagnato dal Segretario Generale e dal Capo di gabinetto della Regione, il Procuratore Generale presso la Corte d'Appello Giovanni Salvi, il procuratore della Repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone e il vice Avvocato Generale dello Stato, accompagnato da un altro Avvocato dello Stato.
Salvini: "Ripristineremo la legalità via per via"
"Abbiamo un'eredità pesante. Ieri ero in Prefettura e ci sono quasi cento palazzi occupati nel cuore di Roma. Ho chiesto e ho ottenuto un elenco di priorità di sgombero, quindi finalmente ci sono nomi, cognomi, indirizzi e date, che non diamo in televisione ovviamente perché altrimenti ci sono i bravi ragazzi dei centri sociali, che amano tanto lo spaccio, il casino e la droga che girano per Roma, a fermare i poliziotti", ha dichiarato oggi Salvini a Stasera Italia su Retequattro, il vicepremier e ministro dell'Interno, "quindi, ripristineremo via per via e quartiere per quartiere, col tempo che ci vorrà, la legalità".