Il tribunale del Riesame di Firenze ha nuovamente respinto la richiesta di revoca degli arresti domiciliari avanzata nei giorni scorsi dai legali dell'operatrice sociosanitaria di 31 annidi Prato, accusata di violenza sessuale sul minore da cui ha avuto anche un figlio. I giudici hanno infatti confermato la misura, in vigore da quasi cinque mesi: secondo il riesame, il quadro non è mutato, nonostante la 31enne, come sottolineato dai suoi legali, abbia intrapreso un percorso di cura.
Dallo scorso marzo, quando è stata eseguita la misura cautelare nei confronti della mamma, erano falliti altri due tentativi di affievolire il provvedimento del gip di Prato. Il processo a carico della donna comincerà il prossimo 23 settembre. Con lei, a giudizio, c'è anche il marito, che dovrà rispondere di alterazione di stato civile perché, secondo i pm della procura di Prato, ha riconosciuto il bambino nato dalla relazione della moglie con il minore pur sapendo che non fosse suo.