In meno di 24 ore sono stati raccolti oltre 65mila euro di fondi per sostenere le spese legali della nave Sea Watch e del suo comandante Carola Rackete. L'iniziativa è stata lanciata su Facebook subito dopo la decisione di Rackete di entrare nelle acque territoriali italiane. A promuovere la raccolta fondi è stato un utente italiano del social e attraverso il passaparola digitale è arrivata a coinvolgere finora 3.533 persone, coprendo ben più della metà dei 100 mila euro che si era data come obiettivo.
Secondo quanto previsto dal decreto sicurezza bis, in caso di violazione del divieto notificato al comandante (come accaduto nel caso della Sea Watch) "si applica a ciascuno di essi la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 10.000 a euro 50.000". In caso di reiterazione, scatta "la sanzione accessoria della confisca della nave, procedendo immediatamente a sequestro cautelare".
Qualora non fosse necessario usare i soldi donati, si legge sulla pagina Facebook della raccolta fondi, "questi rimarranno a disposizione della Sea Watch per la prossima missione".