È una scuola dove non ci sono campanelle e classi. Gli insegnanti difficilmente possono programmare le attività didattiche: si vive giorno per giorno e ogni mattina di studio è diversa. Le aule sono le stanze dell’ospedale ICS Maugeri di Sciacca (Ag) dove, per più giorni a settimana, i docenti dell’Istituto Tecnico Industriale Leonardo da Vinci di Trapani si danno il cambio per fare lezione a Nicola Grizzaffi. Il ragazzo, un 17enne di Napola (Tp), è ricoverato per una lunga fase di neuroriabilitazione dopo un grave incidente stradale occorsogli nella primavera di quest’anno.
L'incidente
Nicola, una notte di marzo, è volato dalla moto mentre tornava a casa: “Una macchina che procedeva in senso contrario, all’uscita di una curva, mi ha completamente abbagliato”, racconta. Al Civico di Palermo, dove fu subito ricoverato, le sue condizioni apparvero subito molto serie, tanto da far temere che non potesse tornare a camminare. “Mi sentii crollare il mondo addosso”, ricorda, “e alla scuola istintivamente non ho pensato per giorni e giorni”. L'incubo era rimanere paralizzato.
La riabilitazione
“L’intervento neurochirurgico”, ricorda, “andò molto bene, ma la sensibilità nelle gambe non c’era”. I chirurghi palermitani lo rassicurarono, inviandolo alla Maugeri per una lunga riabilitazione. “Le ore di lavoro in palestra, il duro impegno coi fisioterapisti, sulle prime, mi sfiancava” spiega Nicola. La calorosa vicinanza dei compagni di classe e dei professori, “dopo pochi giorni erano già venuti a trovarmi”, finì per convincerlo dell’idea di mettersi a studiare, anche in ospedale, anche in quelle condizioni.
“Chiedemmo subito al preside Erasmo Miceli, di attivare un progetto per l’assistenza domiciliare previsti dall’Ufficio scolastico regionale della Sicilia”, ricorda il professore Giuseppe Valenti, insegnante di Matematica, e in breve, da Trapani, nei giorni liberi dall’insegnamento, i docenti del Da Vinci cominciarono a raggiungere Sciacca, due per volta. Così nei pomeriggi, dopo le intense mattinate in palestra, per Nicola sono cominciate la full immersion nei libri e la grande rincorsa per non perdere l’anno. Gli insegnanti si sobbarcano un’ora e mezzo d’auto all’andata e altrettanto tempo al ritorno al solo rimborso delle spese di viaggio.