Articolo aggiornato alle ore 06,00 del 10 agosto 2018.
I voli di Ryanair in Europa stanno per finire nel caos a causa di uno sciopero dei piloti proclamato domani (per 24 ore) in Irlanda, Svezia, Belgio, Olanda e Germania. La protesta ha comportato la cancellazione di quasi 400 voli (250 da e per la Germania e 146 negli altri paesi) su 2.400 voli in Europa, a cui potrebbero aggiungersi quelli da e per l'Olanda, l'ultimo paese in cui è stato dichiarato ieri lo sciopero: la compagnia ha avviato una procedura di emergenza ("raffreddamento") e su questa dovrà esprimersi il tribunale olandese.
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A mercoledì 8 agosto i passeggeri coinvolti erano stimati in oltre 55 mila, di cui 42 mila in Germania. Ryanair ha assicurato ai viaggiatori di poter cambiare il biglietto gratuitamente. Lo sciopero del 10 segue quello effettuato il 25-26 luglio dai piloti italiani, irlandesi, belga, spagnoli e portoghesi, che ha causato la cancellazione di circa 600 voli di cui 160 in Italia, coinvolgendo circa 100 mila passeggeri. Anche in quel caso, i clienti sono stati avvertiti via mail o sms e hanno potuto richiedere un altro volo o il risarcimento del biglietto. I piloti italiani hanno anticipato la protesta poiché nel nostro Paese non si può scioperare nel periodo estivo, fino al primo settembre.
I piloti chiedono migliori condizioni di lavoro e un aumento degli stipendi. Per #Ryanair 190 mila euro l'anno sono già soddisfacenti. Intanto lo #sciopero del 10 agosto minaccia i vacanzieri. https://t.co/O1re6O3tOa
— Lettera43 (@Lettera43) 8 agosto 2018
La società ha dichiarato in una conferenza stampa a Francoforte che garantirà comunque l'85% dei 2.400 voli di linea durante la giornata. Complessivamente saranno circa 400 i voli cancellati in Europa. Qui è possibile verificare l'aggiornamento sulla cancellazione dei voli.
Sia i piloti che i membri dell’equipaggio chiedono migliori condizioni economiche, e nel frattempo la compagnia low cost ha garantito ai passeggeri che potranno spostare gratuitamente il volo cancellato.
Rivendicazioni
“Non vediamo da parte di Ryanair la volontà di impegnarsi in una vera contrattazione salariale”, ha dichiarato in conferenza stampa Martin Locher, a capo del sindacato tedesco, come riporta Il Fatto Quotidiano. “Siamo estremamente dispiaciuti per i passeggeri interessati, la responsabilità ricade sulla compagnia aerea” ha aggiunto, prima di ribadire che da quest’ultima non è arrivato “alcun segnale per trovare una soluzione”. E infatti Kenny Jacobs, della dirigenza di Ryanair, ha fatto sapere che la compagnia ritiene lo sciopero di venerdì “non necessario e ingiustificato”. “Il sindacato contribuirà solo a massimizzare i danni per i passeggeri”, ha concluso. Peter Bellew, direttore operativo della compagnia, affiancando il suo collega Jacobs, ha reso noto che i piloti “percepiscono 190 mila euro all’anno”, una retribuzione che definisce "un buono stipendio".
Rimborsi
Sul Salvagente, periodico dei consumatori, è possibile verificare le modalità di rimborso in caso di cancellazione del volo. Ma il giornale ricorda come una recente sentenza della Corte di giustizia delle comunità europee abbia fornito un orientamento utile nelle cause che vedono coinvolte le compagnie aeree. Queste spesso ritengono che lo sciopero dei piloti sia un evento eccezionale - scrive Il Salvagente - e per questo non darebbe diritto al rimborso ai passeggeri che vedono cancellato il proprio volo. Secondo la Corte Ue, lo sciopero dei piloti non rientra in questa fattispecie perché le compagnie conoscono sempre con largo anticipo le date dell’agitazione. Dunque, via libera al risarcimento per i passeggeri. Tra l’altro proprio nei giorni scorsi un giudice di pace del Lussemburgo ha ribadito questo orientamento. Pronunciandosi in una causa tra alcuni passeggeri che avevano subito la cancellazione del volo Lufthansa, il giudice ha dato torto alla compagnia applicando lo stesso principio.