E' finita. Undici sopravvissuti, 29 morti, zero dispersi. Col recupero degli ultimi due corpi mercoledì sera si è chiusa la tragica contabilità della strage all'hotel Rigopiano travolto dalla slavina una settimana fa, il 18 gennaio. Non c'è più nessuno da salvare e da cercare tra le stanze e gli ambienti devastati dell'albergo, assurdamente in piedi nonostante la montagna di neve e detriti che lo ha investito. Il loro compito, disperato e silenzioso, i vigili del fuoco e il soccorso alpino l'hanno svolto. Non manca più nessuno all'appello. Le ruspe possono farsi strada e spianare. Adesso la parola passa alla giustizia. Per tutti gli altri resta la riflessione sul perché di questa tragedia. Se e come si sarebbe potuta evitare. Ecco la cronistoria della tragedia in 61 tappe.
Da Barbara a Nadia, storia di quelli che non ce l'hanno fatta
La cronaca di una settimana, tra speranza e rassegnazione
Mercoledì 18 gennaio, la slavina
- Alle 7 del mattino l'amministratore dell'hotel, Bruno Di Tommaso, chiede aiuto per email inviando un messaggio alla prefettura e alla Provincia di Pescara, al sindaco di Farindola e alla polizia provinciale. Segnala una "situazione preoccupante" con telefoni fuori uso e ospiti "terrorizzati" usciti dall'albergo dopo le forti scosse di terremoto, e intenzionati a rifugiarsi nelle loro auto. La mail (di cui si verrà a sapere solo domenica) è ora nelle carte dell'inchiesta del proguratore aggiunto di Pescara Cristina Tedeschini che parla di "una settimana di tempo per fare un primo punto delle indagini".
- Ore 17.40: La telefonata disperata di Giampiero Parete al suo datore di lavoro, Quintino Marcella, al quale chiede di lanciare l’allarme.
- Ore 18.08: Marcella chiama prima il 112 poi il 113. Ennesima segnalazione in sala operativa, che bolla la cosa come 'falso allarme' per la seconda volta.
- Ore 19.01: Per la prima volta la macchina dei soccorsi si rende conto che a Rigopiano è successo qualcosa di veramente serio. E' infatti a quest’ora che Giampiero Parete riesce a parlare per la seconda volta con i soccorritori.
- Ore 22.00: La colonna dei mezzi imbocca l'ultimo tratto di strada: mancano 9 km all'hotel ma la salita si ferma.
Le valanghe che hanno causato più morti in Europa. Infografica
Giovedì 19 gennaio, l'odissea dei soccorritori per raggiungere l'hotel
- Ore 0.00: Gli uomini del soccorso alpino e della Guardia di Finanza partono con ciaspole e sci con le pelli di foca per raggiungere sotto la bufera di neve Rigopiano.
- Ore 4.30 - Dopo avere affrontato la tormenta e scalato muri di neve i soccorritori del gruppo del Cai di Campo Imperatore e il soccorso alpino delle fiamme gialle arrivano all'hotel e salvano due persone, Giampiero Parete e Fabio Salzetta, che erano riusciti a evitare la slavina e si trovavano fuori dalla struttura in stato di ipotermia.
- Ore 6.30: E’ l'alba quando arrivano i primi elicotteri che portano a valle i due uomini: inizia la faticosa ricerca dei dispersi.
- Ore 9.30: Viene estratto il corpo della prima vittima. E’ Alessandro Giancaterino, dipendente dell’hotel
- Ore 12.00: La colonna dei mezzi dei soccorsi arriva a poche centinaia di metri dall'albergo. Dopo 20 ore, facendo l'ultimo tratto a piedi, raggiungono il luogo della tragedia.
- I morti accertati nel primo giorno di soccorsi sono 4.
- La Procura di Pescara apre un fascicolo di indagine per fare luce sulle eventuali responsabilità. La Procura deve valutare se il rischio emesso da Meteomont sull'allerta valanghe è stato rispettato o valutato e se c'erano le condizioni per far emettere dalla Regione Abruzzo e agli enti locali le ordinanze di evacuazione nelle zone a rischio
Venerdì 20 gennaio, "ci sono dei sopravvissuti"
- Ore 11.30 - I soccorritori : "Trovate vive sei persone"
- Ore 11.45 - I vigili del fuoco: "Sono nel solaio e ci stiamo parlando"
- Ore 11.55 - Due elicotteri, uno della Guardia Costiera con a bordo personale del 118, e uno dei vigili del fuoco stanno sorvolando la zona dell'hotel in attesa che da terra diano indicazioni per far scendere i medici e dare soccorso ai sei superstiti.
- Ore 12:00 - L'indagine della Procura di Pesacra segna i primi passi ufficali. Gli investigatori sequestrano diversi documenti nelle sedi della provincia e della Prefettura: riguardano gli avvisi meto pervenuti e il piano neve della provincia
- Ore 12:10 - Una donna, la prima persona estratta dal solaio, viene caricata su un elicottero per raggiungere l'ospedale di Pescara
- Ore 12:14 - Tra i sopravvissuti c'è anche una bambina: "Siamo in contatto con sei persone che si trovano dentro l'hotel Rigopiano, una di queste è una bambina", ha riferito al Gr1 Rai il viceministro dell'Interno, Filippo Bubbico.
- Ore 12.30 - Sono cinque le persone estratte vive da quel che resta dell'albergo. La notizia la dà Rainews24 in diretta da Penne
- Ore 12.40 - La prima vittima estratta raggiunge l'ospedale civile di Pescara.
- Ore 13.01 - La Protezione Civile annuncia che i superstiti trovati fino ad ora otto: due bambine, tre donne e tre uomini. E che il recupero "regala ulteriori speranze" di trovare altri vivi.
- Ore 14.00 - I soccorritori continuano ad orientarsi nel dedalo dell'hotel, le ricerche si concentrano nella zona delle cucine. A fare da guida è uno dei superstiti, Fabio Salsina, il manutentore della caldaia dell'hotel.
- Ore 15:15 - Il direttore sanitario della Asl di Pescara, Valerio Fortunato, comunica che una delle donne e un bimbo recuperati sono la moglie e ilo figlio di Giampiero Parete, il cuoco che per primo ha lanciato l'allarme.
Sabato 21 gennaio, si continua a scavare senza sosta
- Ore 04.54: I soccorritori estraggono vive altre 3 persone dalle macerie, due uomini e una donna
- Ore 05.59: Viene recuperato il cadavere di una donna. Il corpo senza vita viene trovato in un punto diverso da quello dove si trovavano invece le cinque persone - tre uomini e due donne - che ieri le squadre dei vigili del fuoco e del soccorso alpino avevano individuato.
- Ore 07.22: I vigili del fuoco recuperano un secondo cadavere di donna all'interno dell'hotel Rigopiano
- Ore 07.53: Un secondo uomo viene riportato vivo in superficie dai soccorritori impegnati tra le macerie dell'hotel Rigopiano devastato dalla slavina
- Ore 10.28: La nevicata, in corso dalle 4 di notte, ostacola il lavoro dei soccorritori, complicando le operazioni. Il Soccorso Alpino Speleologico è presente sul luogo del disastro con 120 uomini dei quali 60 impegnati tra le rovine dell'albergo. Come spiega il portavoce Walter Milan, gli uomini sono impegnati a fare dei grandi buchi per permettere l'accesso di due persone con le motoseghe e forare il tetto. La zona dove si lavora è quella del corpo centrale a un piano intermedio al di sopra della spa
- Ore 10.50: Viene estratto dalle macerie il corpo senza vita di un uomo
- Ore 10.51: Il procuratore aggiunto di Pescara, Cristina Tedeschini, e il sostituto, Andrea Papalia, si recano all'hotel Rigopiano di Farindola, accompagnati dai carabinieri forestale, per effettuare un sopralluogo. I due magistrati hanno aperto un'inchiesta, al momento non ci sono indagati, nella quale i reati da perseguire sono quelli di omicidio plurimo colposo e disastro colposo. Sequestrati alcuni documenti in Provincia e in Prefettura, tra cu il Piano neve dell'Ente e i bollettini meteo degli ultimi giorni. Emerge che una turbina della Provincia era fuori uso
- Ore 11.10: Il bilancio fino a questo momento è di 9 persone estratte vive dalle macerie e 5 morte. A questi, vanno aggiunte due persone che sono state trovate vive al di fuori dell'hotel appena dopo il crollo. Tra le persone ricoverate, tutte in buone condizioni di salute, ci sono cinque adulti: Adriana Vranceanu, Francesca Bronzi, Vincenzo Forti, Giorgia Galassi, Gianpaolo Matrone. Quattro i bambini: Gianfilippo e Ludovica Parete, Edoardo Di Carlo, Samuel Di Michelangelo.
- Ore 13.26: La Prefettura di Pescara comunica che sono 23 le persone ancora disperse all'hotel Rigopiano. La cifra, si specificato, deriva dal numero di persone risultanti dalla lista ufficiale degli ospiti della struttura e da altre segnalazioni, comunque ricevute e la cui composizione e soggetta a continue verifiche
- Ore 15.30: i vigili del fuoco riferiscono di altri superstiti
- Ore 18.20: vengono estratti tre bambini vivi. C'è anche la seconda figlia di Parete
- Ore 18.45: nell'ambito dell'inchiesta aperta dalla procura di Pescara emerge che una turbina della Provincia era fuori uso
- Ore 21.33: i 9 chilometri di strada che collegano Farindola con l'hotel sono interamente percorribili grazie all'Anas
- Ore 23:47: viene estratto vivo un altro superstite, è un uomo
Domenica 22 gennaio, una corsa contro il tempo
- Ore 04.47: vengono recuperati un uomo e due donne ancora vivi
- Ore 05.00: recuperato il cadavere di una donna
- Ore 10.00: si continua a scavare senza sosta: i soccorritori lavorano a mano, con vanghe e piccozze.
- Ore 10.50: tra i volontari della Croce Rossa anche un gruppo di migranti in attesa di ottenere il diritto d'asilo. Sono in 6, originari di Gambia, Senegal e Guinea Bissau.
- Ore 14.25: sale a 24 il numero delle persone disperse, compreso un senegalese di 22 anni che lavorava nell'albergo al momento della slavina. A parlare di lui sono stati alcuni dei sopravvisuti che lo avevano visto nell'hotel
- Ore 14.42: vengono identificate ufficialmente altre due vittime, Rosa Barbara Mobilio e Sebastiano Di Carlo
- Ore 17.38: si viene a sapere che l'amministratore dell'albergo, Bruno Di Tommaso, aveva chiesto aiuto per email 11 ore prima che la slavina investisse l'hotel. Alle 7 del mattino del 18 gennaio, Di Tommaso inviò un messaggio di posta elettronica alla prefettura e alla Provincia di Pescara, al sindaco di Farindola e alla polizia provinciale segnalando una "situazione preoccupante" con telefoni fuori uso e ospiti "terrorizzati" usciti dall'albergo dopo le forti scosse di terremoto, e intenzionati a rifugiarsi nelle loro auto.
- Ore 18.08: viene individuato il cadavere di un uomo, la sesta vittima accertata. In tutto sono 6 morti e 24 dispersi
Lunedì 23 gennaio, la procura indaga
- Ore 9.00: i soccorritori continuano a scavare. Con le mani e le pale, perché non possono ancora essere usati i mezzi pesanti.
- Ore 12.00: due degli 11 superstiti lasciano l'ospedale di Pescara. Sono i fidanzati Vincenzo Forti e Giorgia Galassi, di 25 e 22 anni, estratti dall’hotel in buone condizioni.
- Ore 13.00: il Forum H20 solleva i primi dubbi che l'hotel sia stato costruito sui detriti di un’altra valanga
- Ore 15.00: i vigili del fuoco cominciano ad avanzare con più facilità all’interno della struttura
- Ore 16:00: si viene a sapere che la Procura di Pescara ha aperto un fascicolo contro ignoti che riguarda tutti gli aspetti della vicenda. “Tutta la vicenda edilizia relativa all’hotel è oggetto di indagine”, aveva detto il procuratore aggiunto di Pescara Cristina Tedeschini. Che indaga anche sul tema delle comunicazioni. “Sia telefoniche che mail, WhatsApp e de visu”, precisa, anche se i ritardi e le incomprensioni potrebbero “non avere una relazione causale nell’efficacia delle operazioni in corso”.
- Ore 17.00: viene trovato il corpo di Linda Salzetta
- Ore 19.00: viene trovato un altro cadavere. E' di un uomo
- Ore 23.48: i vigili recuperano altri due cortpi. Sono di un uomo e di una donna
- Ore 4.00: viene estratto un altro cadavere
Martedì 24 gennaio, recuperati altri cinque corpi
- Ore 7:30. La Prefettura di Pescara rende noto che le vittime sono 12 e 7 i dispersi
- Ore 9.48: vengono recuperati i corpi di altre due donne
- Ore 12: un elicottero del 118 precipita nell'Aquilano. Tutti morti i sei a bordo, tra di loro uno dei soccorritori del Rigopiano, Davide De Carolis
- Ore 13:36: i vigili del fuoco recuperano un altro cadavere, il bilancio è di 15 morti
- Ora 17:17: si aggrava il bilancio: 18 morti. Recuperati altri due corpi.
La storia di Davide De Carolis, l'eroe di Rigopiano morto sull'elicottero del 118
Mercoledì 25 gennaio, il bilancio è di 24 vittime
- 9:47: Recuperati altri sei corpi. Il bilancio è di 24 vittime
- 16:48: Trovato il cadavere di una donna, il bilancio sale a 25 morti