Luca Sacchi, personal trainer di 24 anni, rimasto ferito ieri sera alle 23.20 fuori dal pub John Cabot di via Mommsen, in zona Appio, nella Capitale, è morto all'ospedale San Giovanni. Si apprende da fonti investigative. Sull'episodio indagano i carabinieri del Nucleo Investigativo. I due aggressori sono ricercati.
Sacchi si trovava con la sua ragazza all'esterno del locale e avevano appuntamento con alcuni amici, quando sono stati aggrediti da due persone che hanno rapinato la ragazza e colpito con un colpo di pistola alla testa il 24enne.
Sono al vaglio dei carabinieri del Nucleo Investigativo le immagini delle telecamere di sorveglianza posizionate nei pressi del John Cabot. Le immagini di videosorveglianza sono state sequestrate questa mattina a due locali della zona. Intanto proseguono le audizioni di testimoni che in molti casi, secondo quanto si apprende, avrebbero riferito di "aver udito un forte botto, ma di non aver immaginato che si trattasse di colpi di pistola".
Gli aggressori sarebbero due uomini, probabilmente italiani e con accento romano, hanno riferito testimoni ai carabinieri del Nucleo investigativo. A quanto ricostruito, la vittima e la sua ragazza erano in compagnia di due amici quando è avvenuta la rapina culminata in tragedia. Nello zaino obiettivo dei due rapinatori, secondo quanto si apprende, c'era qualche decina di euro.
Il racconto della ragazza
"Eravamo appena usciti dal pub. Mi sono sentita strattonare da dietro, mi hanno detto: 'dacci la borsa'. Gliela stavo consegnando quando mi hanno colpito con una mazza. A questo punto è intervenuto Luca che ha reagito bloccando il ragazzo che mi aveva aggredito, quindi è intervenuto l'altro aggressore che gli ha sparato alla testa". A dirlo, agli investigatori del Nucleo Investigativo dei carabinieri, è stata Anastasia Kylemnyk, babysitter di 25 anni, fidanzata con Luca Sacchi. Secondo quanto riferito dalla giovane, lei e il fidanzato erano andati nel locale dopo una giornata di lavoro per bere una birra.
La ragazza ha riferito agli inquirenti che i due aggressori sarebbero fuggiti a bordo di una Smart. Altri testimoni hanno invece raccontato che i due sarebbero fuggiti a piedi. A dare l'allarme è stato un tassista che si trovava a passare in via Bartoloni nella zona di Colli Albani, periferia della Capitale.
Luca Sacchi era un esperto di arti marziali e amante della lotta greco-romana. Si allenava spesso all'aria aperta, nell'area attrezzi del parco della Caffarella. Secondo quanto si apprende da fonti investigative, il giovane e la sua fidanzata stavano insieme da qualche anno.
La procura di Roma indaga per omicidio volontario. Il fascicolo è affidato al pm di turno esterno Nadia Plastina che ha affidato ai carabinieri del Nucleo Investigativo le indagini. Gli inquirenti hanno trasmesso una prima informativa a piazzale Clodio.