A un mese dal brutale stupro di gruppo subito da una turista polacca sulla spiaggia Miramare, Rimini torna sulle pagine di cronaca per la presunta violenza sessuale denunciata da una ventenne spagnola, studentessa Erasmus.
La giovane si è presentata dai Carabinieri sabato pomeriggio ma i contorni del racconto sono ancora confusi e da verificare in quanto la ragazza non ricorda la presunta violenza ma solo momenti di una serata trascorsa in compagnia di alcuni ragazzi conosciuti venerdì scorso in un locale notturno della città romagnola e poi conclusa a casa di amici.
Il racconto della ragazza
La 20enne, secondo quanto riferito ai militari dell'Arma, era arrivata in discoteca con un'amica e poi ha bevuto dei drink con alcuni ragazzi italiani. Poi un vuoto di memoria di un paio di ore. La mattina successiva, la studentessa accusando alcuni lievi dolori alle parti intime, è stata accompagnata al pronto soccorso dove è stato avviato il protocollo previsto per questi casi. Sono state riscontrate lievissime escoriazioni esterne compatibili con un rapporto sessuale ma che non provano che sia avvenuta una violenza. I carabinieri indagano a tutto campo sulla vicenda senza escludere alcuna pista. L'amica della 20enne, già sentita dagli investigatori, ha spiegato che una volta nel locale ha perso di vista la giovane. Al vaglio dei carabinieri anche le immagini delle telecamere a circuito chiuso, che sorvegliano la discoteca e le strade circostanti, con la speranza che possano emergere ulteriori particolari.
Un vuoto di memoria di quattro ore
La ragazza, si legge su Rimini Today, "ha riferito solo alcuni flash, ricordi annebbiati probabilmente dall’assunzione di alcol. La presunta vittima si era recata in una nota discoteca nella zona del porto riminese nella notte tra venerdì e sabato. Qui, la ventenne, avrebbe iniziato a bere smodatamente dei drink in compagnia di due uomini per poi appartarsi con loro ma, agli inquirenti dell'Arma, ha spiegato di non saperli descrivere proprio a causa del troppo alcol ingerito. Un buco nella memoria della vittima che va dalla mezzanotte fino alle 4 del mattino quando, gli amici, l'avrebbero recuperata dal locale e portata a casa".