Un gruppo di avvocati difenderà, a titolo gratuito, i pastori finiti sotto inchiesta per gli agguati alle autocisterne e altre forme di protesta nei giorni caldi delle manifestazioni per il prezzo del latte ovino durante la campagna elettorale per le regionali di febbraio in Sardegna. Gli indagati sarebbero circa 200, ma ancora non si conosce il numero preciso, secondo quanto riferito oggi a Tramatza (Oristano), dall'avvocata Cristina Puddu del foro di Oristano, in occasione di una nuova assemblea dei pastori autoconvocata stamane a Tramatza (Oristano).
L'avvocata è molto conosciuta anche per le sue battaglie accanto all'indipendentista di 'Meris' Doddore Meloni, poi morto dopo due mesi di sciopero della fame in carcere. I reati contestati dalle diverse procure dell'isola ai pastori coinvolti sono vari, tra cui danneggiamento, blocco stradale, minacce, violenza privata e deturpamento di cosa altrui, resistenza a pubblico ufficiale e, in qualche caso, mancato preavviso per la manifestazione.
Oggi oltre 300 allevatori da tutta l'isola risposto all'appello di Gianuario Falchi, uno dei portavoce che ha partecipato ai tavoli di filiera convocati dall'inizio della protesta. Martedì prossimo, 21 maggio, i pastori sono convocati in Consiglio regionale, per essere ascoltati dalla Quinta commissione (Agricoltura), mentre il 31 maggio a Sassari, in prefettura, si riunirà di nuovo il tavolo della filiera del latte ovino.
"Bisogna che cambino marcia, perché ce l'hanno lenta", ha esortato Falchi, in riferimento ai nuovi amministratori della Regione. "Qui si sta trascurando troppo il problema. Siamo agli ultimi mesi di lattazione e noi pagheremo il prezzo dei ritardi". L'auspicio è che si mettano in moto i meccanismi concordati per far salire a un euro a litro il prezzo del latte ovino corrisposto ai pastori che lo conferiscono ai trasformatori. "Chi è al governo, non importa che sia di destra o sinistra, deve risolvere i problemi. Questo e' il loro compito. Bisogna dare un'accelerata".