"Nel mondo prevalgano i programmi dedicati allo sviluppo, all'alimentazione, alla solidarietà, e non quelli dell'odio, degli armamenti e della guerra". È il richiamo rivolto dal Papa, che all'Angelus ha commento il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci "La gente ha fame e Gesù coinvolge i suoi discepoli perché questa fame venga saziata. Alle folle, Gesù ha fatto anche questo: ha avuto cura del cibo per il corpo. E noi, suoi discepoli, non possiamo far finta di niente", ha sottolineato Francesco. Il Papa ha poi affermato: "Anche qui a Roma c'è la tratta. Questa piaga riduce in schiavitù molti uomini, donne e bambini con lo scopo dello sfruttamento lavorativo e sessuale, del commercio di organi, dell'accattonaggio e della delinquenza forzata", ha denunciato il Papa, ricordando che "domani ricorre la Giornata Mondiale contro la tratta di persone, promossa dalle Nazioni Unite". "Le rotte migratorie - ha sottolineato il Papa - sono spesso utilizzate da trafficanti e sfruttatori per reclutare nuove vittime della tratta. È responsabilità di tutti denunciare le ingiustizie e contrastare con fermezza questo vergognoso crimine".