"Un cristiano non può essere antisemita. Le nostre radici sono comuni. Sarebbe una contraddizione della fede e della vita". Lo ha scandito Papa Francesco incontrando in Vaticano un gruppo di rabbini del Caucaso, a pochi giorni dalla strage nella Sinagoga di Pittsburgh. "Insieme - ha spiegato Francesco - siamo invece chiamati a impegnarci perché l’antisemitismo sia bandito dalla comunità umana". Il Papa ha ricordato in proposito di aver "sempre tenuto a sottolineare l’importanza dell’amicizia tra ebrei e cattolici. Essa, fondata su una fraternità che si radica nella storia della salvezza, si concretizza nell’attenzione reciproca. Con voi - ha confidato ai rabbini - vorrei rendere grazie al Datore di ogni bene per il dono della nostra amicizia, impulso e motore del dialogo tra noi. È un dialogo che in questo tempo siamo chiamati a promuovere e ad ampliare a livello interreligioso, per il bene dell’umanità".