Papa Francesco mette in guardia dai rischi associati all'uso delle intelligenze artificiali che potrebbero far "circolare opinioni tendenziose e dati falsi, 'avvelenare' i dibattiti pubblici" e "manipolare" le opinioni di milioni di persone mettendo "in pericolo le stesse istituzioni che garantiscono la pacifica convivenza civile". Lo fa durante l'udienza ai partecipanti al Seminario "Il bene comune nell'era digitale", promosso dal Pontificio Consiglio della Cultura e dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
"Le problematiche che siete stati chiamati ad analizzare riguardano tutta l'umanità e richiedono soluzioni estendibili a tutta l'umanità", ha detto il Pontefice e citando appunto l'uso delle intelligenze artificiali, ha continuato: "Da una parte, si potrà favorire un più grande accesso alle informazioni attendibili e quindi garantire l'affermarsi di analisi corrette; dall'altra, sarà possibile, come mai prima d'ora, fare circolare opinioni tendenziose e dati falsi, 'avvelenare' i dibattiti pubblici e, persino, manipolare le opinioni di milioni di persone, al punto di mettere in pericolo le stesse istituzioni che garantiscono la pacifica convivenza civile. Per questo, lo sviluppo tecnologico di cui siamo tutti testimoni richiede da noi che ci riappropriamo e che reinterpretiamo i termini etici che altri ci hanno trasmesso".
Altro esempio, "la robotica nel mondo del lavoro. Da una parte" ha continuato il Papa "essa potrà mettere fine ad alcuni lavori usuranti, pericolosi e ripetitivi" si pensi a quelli emersi agli inizi della rivoluzione industriale dell'Ottocento "che causano spesso sofferenza, noia, abbrutimento. Dall'altra parte, però, la robotica potrebbe diventare uno strumento meramente efficientistico: utilizzato solo per aumentare profitti e rendimenti priverebbe migliaia di persone del loro lavoro, mettendo a rischio la loro dignità".