È polemica per uno spot radiofonico, commissionato dal Municipio X di Roma, guidato da Giuliana Di Pillo del M5s, che promuove le iniziative dell'estate romana a Ostia, in cui si ironizza parlando di "testate" da sferrare. Il riferimento dello spot è alla testata assestata sul viso a novembre 2017 scorso da Roberto Spada, membro dell'omonimo clan del litorale romano, al videomaker Daniele Piervincenzi. Un gesto per il quale Spada è stato condannato in primo grado, assieme a un suo sodale, a 6 anni di reclusione, con il riconoscimento dell'aggravante mafiosa.
Lo spot, che sta girando su un'emittente territoriale cittadina e nelle stazioni della metropolitana, è recitato dall'attore comico Fabio Avaro. Nel promo si sente:
"Quest'anno l'estate romana si svolge anche al mare di Roma: mostre di pittura, musica, artisti di strada, rassegne, sport e fitness, spettacoli per bambini".
E una voce fuori campo sussurra:
"Sì Fabio, ma sbrigate, abbiamo 30 secondi e poi falla meglio!". Quindi l'attore replica: "Ma che voi, mo' te la do 'na capocciata...".
Torna allora la voce fuori campo:
"La capocciata a Ostia?".
Così l'attore conclude:
"Ostia, un'estate senza testate, meglio che lo spiego sennò magari capiscono male".
Ha detto all'Agi Giuliana De Pillo: "Lo spot nasce perché noi siamo convinti che questo territorio non sia legato solo a quella vicenda, la testata di Spada, e che bisogna superare quell'evento con tante iniziative culturali. È una pubblicità fatta per ironizzare, noi volevamo sdrammatizzare. Questo territorio al 99% è fatto da persone oneste, che sapranno comprendere la delicatezza e l'ironia di questo spot. Non capisco queste polemiche, non si pone mai l'accento ad esempio su tanti film di violenza girati proprio qui in questo territorio negli ultimi anni. Noi abbiamo fatto un semplice spot, è costato 700 euro".
Sullo spot è divampata una polemica politica che ha coinvolto molti esponenti dell'opposizione in Comune a Roma e anche la Federazione nazionale della Stampa.