AGI - Il Difensore Civico nel Lazio ha compiuto 45 anni, la legge regionale istitutiva è del 28 febbraio 1980, e per l'occasione al Consiglio regionale del Lazio si è svolto il convegno "45 anni di difesa civica nel Lazio. Impegno, innovazione e futuro" con la partecipazione di Difensori civici delle altre Regione Italiane ed europee.
"Questo è un momento di riflessione sul percorso compiuto e sulle prospettive future della difesa civica del Lazio, che oggi celebra 45 anni - ha sottolineato Marino Fardelli - Difensore Civico della Regione Lazio e Presidente del Coordinamento nazionale dei Difensori civici delle Regioni e delle Province Autonome Italiane - un anniversario importante frutto della lungimiranza di chi nel 1980 decise di istituire questa figura per garantire ai cittadini uno strumento efficace sulla tutela dei propri diritti. Con particolare emozione desidero ricordare che a presiedere la seduta del Consiglio regionale del Lazio, che votò all’unanimità la legge regionale numero 17 del 1980, fu l'onorevole Girolamo Mechelli a cui oggi è intitolata questa aula".
"Questo ufficio ha saputo evolversi e adattarsi alle nuove sfide, ampliando il proprio raggio d'azione e rafforzando il dialogo con le istituzioni e la cittadinanza - ha spiegato Fardelli - oggi lavoriamo in media 83 istanze al mese rispetto alle 35 di quando mi sono insediato tre anni fa. L'ufficio è oggi più conosciuto, ma dobbiamo fare ancora di più per diffonderne la funzione. Incrementeremo e renderemo più incisiva la nostra attività di moral suasion con tutte le istituzioni interessate".
"Le regioni non devono aver paura di nominare il difensore civico, non devono aver paura dei propri Garanti, devono supportarne l'attività, devono confrontarsi con l'attività che viene portata avanti e poi decidere insieme, fare sintesi, essere in grado di poter fare sintesi per poi adottare i provvedimenti idonei da portare all'interno dell'aula consigliare".
Ha detto nel suo intervento il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Antonello Aurigemma. "Penso che questa giornata sia una giornata importante perché manifesta ancora di più il fatto che questo Consiglio regionale è la casa non solo dei sindaci ma anche dei cittadini - ha aggiunto Aurigemma - e il ruolo che ha ricoperto e ricopre tuttora il difensore civico è un ruolo fondamentale. Io non smetto mai di sottolinearlo perché è un ruolo che cerca di ridurre quel vuoto che spesso si crea tra le istituzioni e i cittadini. Il difensore civico non ha la bacchetta magica per risolvere i problemi, ma il difensore civico è quello che riesce ad avere risposte da parte della pubblica amministrazione, risposte positive o negative, ma è quello che fa da stimolo, è quello che dà supporto, è quello che rafforza il ruolo delle istituzioni".
Nel corso dei lavori si è svolta, inoltre, la cerimonia di annullo filatelico da parte di Poste Italiane con il lavoro svolto dagli studenti della IV B Grafica del liceo artistico Vittorio Miele di Cassino."I difensori civici sono un pungolo per le Istituzioni - ha detto il presidente dell'Anac, l'autorità nazionale anticorruzione, Giuseppe Busia - nel momento in cui si garantisce la trasparenza sono strutture che aiutano le amministrazioni ad agire meglio, a perseguire i loro fini. Quindi sono un soggetto attivo che aiuta e non rallenta. I controllori, i garanti, le verifiche sono uno strumento che non solo apre il dialogo e quindi garantisce quella base democratica che deve permeare ogni istituzione, ma sono davvero il soggetto che aiuta a fare meglio, a spendere in modo migliore le risorse pubbliche, ad andare più rapidamente".