AGI - "La notte è trascorsa tranquilla" per Papa Francesco. Lo rende noto la sala stampa vaticana che poi nella mattinata ha lasciato trapelare che anche oggi il pontefice ha usufruito dell'ossigeno ad alti flussi.
A un mese dal ricovero, oggi per il Papa ricorre il 12esimo anniversario della salita al soglio pontificio. Durante la degenza in ospedale, Francesco ha delegato le messe ai cardinali più anziani, ma ha continuato a lavorare a fasi alterne, firmando decreti e ricevendo i colleghi più stretti. Ha perso un mese di eventi per il Giubileo del 2025, un anno santo organizzato dal Papa che si prevede attirerà altri 30 milioni di pellegrini a Roma e in Vaticano.
Un anniversario particolare
Un anniversario particolare che cade durante il ricovero del Pontefice - ormai quasi un mese - al Policlinico Gemelli. Un anniversario difficile che arriva mentre l'88enne Bergoglio, al decimo piano del nosocomio romano, è alle prese con terapie farmacologiche per combattere l'infezione polimicrobica e la polmonite bilaterale, in un quadro clinico già complesso. Un anniversario paradossale, dopo un ultimo anno forse tra i più intensi, tra Giubileo, Concistoro e viaggi, compreso il più lungo del Pontificato, quello di quasi due settimane in Asia e Oceania.
Francesco, si sa, non è un amante delle celebrazioni, ma certamente non mancheranno le preghiere per lui, intensificatesi dal giorno del suo ricovero, il 14 febbraio. E non solo dai credenti, come ha sottolineato ieri il cardinale George Jacob Koovakad, Prefetto del Dicastero per il dialogo interreligioso: "I fratelli delle altre tradizioni religiose" e "tanti non credenti" "apprezzano e amano Papa Francesco, sono preoccupati per la sua salute e inviano preghiere". Preghiere o "buoni pensieri", come lo stesso Papa Francesco ha sempre chiesto a chi non crede, per aiutarlo nel governo della Chiesa.
Oggi, quindi, sono previste alcune messe di ringraziamento: dalla chiesa degli argentini a Roma, alla basilica di Sant'Apollinare, fino alla Cappella San Giovanni Paolo II del Policlinico Gemelli. La sala stampa della Santa Sede rende noto che negli ultimi giorni sono arrivate "svariate centinaia di lettere" per Francesco, sia per la sua salute sia per il dodicesimo anniversario. Lettere, biglietti e disegni provenienti da scuole, istituzioni religiose, ma anche da singoli bambini e ragazzi, tra cui molti piccoli malati. E le lettere non provengono solo dall'Italia.
A rinnovare affetto e vicinanza a Francesco sono anche i vescovi italiani. "Se da una parte c'è la stanchezza per la condizione di salute e per la degenza, dall'altra vediamo nel letto del Gemelli una cattedra solida del Suo luminoso magistero di unità e carità", sottolinea in un messaggio il Consiglio permanente della CEI, che ringrazia il Papa "per la testimonianza e per la forza che continua a trasmettere". Anche la Diocesi di Roma, di cui Francesco è vescovo, non manca di inviare un messaggio nel quale si esprime gratitudine "per il Magistero e per la profezia profusi con tanta generosità in questi anni".
"Siamo certi che anche nella malattia Egli ci sostiene e ci invita ad andare avanti con speranza e forza", si legge nel messaggio.
"Anche nella malattia Egli ci sostiene"
"Nel giorno in cui si ricordano i 12 anni dalla Sua elezione a Pontefice, la Diocesi di Roma si stringe attorno al Santo Padre. La condizione di sofferenza che lo ha segnato nelle ultime settimane ha spinto tutti a pregare intensamente per il nostro Vescovo e a sostenerlo con immenso affetto, grati per il Magistero e per la profezia profusi con tanta generosità in questi anni". Cosi' il cardinale vicario Baldo Reina e il Consiglio episcopale.
"Siamo certi che anche nella malattia Egli ci sostiene e ci invita ad andare avanti con speranza e forza. Auguri Papa Francesco. Ti aspettiamo! Benedici tutti noi".
L'affetto dei bambini
Sono arrivate "svariate centinaia di messaggi" per Papa Francesco da parte di scuole, istituzioni religiose, anche da bambini e ragazzi malati. Lo riferisca la sala stampa della Santa Sede. "Le bustone con i messaggi arrivano ovviamente in Vaticano", e poi le lettere vengono portate in ospedale.