AGI - Il tono enfatico, la postura tendente all'inchino, il corposo elenco esibito come un dono prezioso. Peccato che, secondo quanto si poteva leggere fino a qualche giorno fa, l'elenco di firme a sostengo di una petizione online per dissociarsi dalle parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella rispecchi e rispetti gli stereotipi più diffusi sui dossier italiani.
Più che una medaglia da appuntarsi al petto, Vincenzo Lorusso, giornalista per l’agenzia di stampa International Reporters, ha consegnato involontariamente una patacca.
Davvero impressionante. Hanno firmato anche Ciolanka Sbilenka, Vagina Quasinova e Galina Kocilova. pic.twitter.com/kJogyOtrnF
— Marco Fattorini (@MarcoFattorini) February 23, 2025
Nomi dalla chiara etimologia russa, pescati dalla reminiscenza di antiche barzellette-indovinello in voga alle scuole elementari di un trentennio fa, rielaborati in chiave informatica attraverso un bot che ha generato migliaia di firme per sostenere la giusta causa: rifilare una patacca al Lorusso (nomen omen) e difendere l'onore italiano all'italico modo, all'insaputa del promotore della petizione.
Qualche simpaticone ha creato un BOT per generare migliaia di firme false nella petizione di Vincenzo Lorusso di DonbassItalia utilizzando nomi russi di fantasia alquanto "perculanti" immaginate la faccia di quelli del Ministero: diranno che sono vere? Ahahahahah pic.twitter.com/Y0KxhpBt36
— Mellivora ️☕️ (@ilmellivora) February 21, 2025
Peccato che Lorusso abbia disabilitato la possibilità di leggere l'elenco dei firmatari, ma nell'era social tra utenti dallo screenshot sempre in canna e la copia cache facilmente rintracciabile, la protezione dell'elenco va in malora e sui social si moltiplicano ritagli di pagine web dove è possibile rintracciare i sostenitori fake che hanno preso d'assalto i propositi di Lorusso.