AGI - Ancora una mattinata di disagi sulla rete ferroviaria nazionale, con pesanti ritardi e cancellazioni, a causa di un guasto sulla linea ad Alta Velocità tra Firenze e Roma e di danni causati da maltempo sulla rete in Calabria, che hanno richiesto interventi tecnici. I nuovi disagi per l'utenza arrivano dopo quelli registrati ieri mattina sulla tratta Alta Velocità Roma-Napoli e quelli avvenuti sabato nel nodo di Milano, che ha avuto ripercussioni per buona parte della giornata. E scatenano una nuova polemica politica.
La circolazione resta ancora sospesa tra San Lucido e Paola per danni causati dal maltempo, dove prosegue l'intervento dei tecnici e dei Vigili del Fuoco. Mentre è in graduale ripresa tra Paola e Diamante. I treni Alta Velocità, Intercity e Regionali possono registrare ritardi e subire cancellazioni e limitazioni di percorso. Una trentina i convogli che possono subire ritardi o cancellazioni. Due i treni con tempo di percorrenza superiore di 100 minuti. Odissea per due treni notturni, entrambi sulla tratta Milano-Siracusa nelle due direzioni, che hanno accumulato ritardi fino a 6 ore. Sull'alta velocità Firenze-Roma questa mattina si sono registrati ritardi fino a 50 minuti per una guasto alla linea tra Valdarno e Arezzo. Dopo circa due ore la circolazione è tornata regolare sulla tratta.
I disagi si susseguono sulla rete da mesi: la giornata più difficile lo scorso anno è stata quella del 2 ottobre, quando un guasto ad una centralina del nodo di Roma ha messo in ginocchio il trasporto su rotaia in tutto il Paese per l'intera mattinata. I guasti ricorrenti riaprono ogni volta il dibattito sulla qualità della rete e la sua gestione. In Italia la rete alta velocità è tra le più sviluppate in Europa, seppur con una copertura del territorio non omogenea ed evidenti ritardi da colmare al Sud. I nodi di Roma, Milano e Napoli sono prossimi alla saturazione e ogni guasto provoca ripercussioni a cascata sull'intera infrastruttura nazionale. I numeri di utenza sono in costante aumento: i passeggeri trasportati sui treni AV di Trenitalia sono passati dai 6,5 milioni del 2008 ai 45 milioni dello scorso anno.
Poi ci sono quelli di Italo, che nel 2023 puntava ai 25 milioni in combinazione con il servizio Itabus. Mentre la rete infrastrutturale ha tempi di aggiornamento piu' lunghi. Fioccano anche oggi le polemiche politiche. "Ancora caos per treni e trasporti. A che ora si dimette Salvini?", commenta il leader di Italia Viva, Metteo Renzi. Per Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce nazionale di Europa Verde, l'Italia "è in piena emergenza ferroviaria. La responsabilità di questa situazione è del ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che ha scelto di dirottare la maggior parte delle risorse sul progetto del Ponte sullo Stretto, azzerando di fatto il trasporto rapido di massa". Per il M5s: "Spostarsi in treno è diventata un'ascesa al calvario per i malcapitati italiani, e il ministro Salvini anche oggi e' desaparecido su questo fronte".
La maggioranza replica con Galeazzo Bignami, capogruppo Fratelli d'Italia: "Attribuire a Matteo Salvini la responsabilita' di quello che sta avvenendo sulla rete e' profondamente ingeneroso, ingiusto e anche sintomo di incompetenza, perche' significa non conoscere quello che e' stato fino a oggi lo stato manutentivo della rete".
Donnarumma, disagi per mille persone non è un disastro
"Un disagio che può impattare su migliaia di persone non può essere raccontato come un disastro, dato che ne spostiamo contemporaneamente due milioni di persone che sono ben contente di andare sui nostri treni". A margine della presentazione della nuova piazza dei Cinquecento riqualificata anche grazie al contributo di ferrovie dello Stato, l'amministratore delegato Stefano Donnarumma risponde a una domanda sull'ennesimo caos dei treni sulla linea Alta velocità di oggi.
"Io continuo a ricevere complimenti per la nostra azienda - dice - per quello che facciamo, da tante persone che, grazie ai nostri treni svolgono la loro vita regolarmente, il loro lavoro". Poi aggiunge: "Oggi hanno avuto un disagio un migliaio di passeggeri e comunque sono stati supportati. Ricordiamoci sempre che noi trasportiamo più di due milioni di persone al giorno, quindi le cose vanno anche ricondotte senza nulla togliere al disagio dei passeggeri a quelli che sono i reali numeri - ribadisce Donnarumma - un'azienda che gestisce una dimensione impiantistica davvero enorme, che solo questo anno ha fatto sulla rete ferroviaria circa 10 miliardi di investimenti, numeri che non si erano mai visti prima, e che gestisce un traffico in continuo aumento, fra l'altro con livelli qualitativi che in tutta Europa ci invidiano, quindi in realtà bisognerebbe considerare anche gli aspetti positivi", aggiunge.
Sui disagi di oggi, Donnarumma spiega che "c'è un problema sul sud Italia dovuto a un maltempo molto impattante, con incidenti senza conseguenze per le persone, con rovesciamento di container e quant'altro dovuto a un vento fortissimo e quindi i nostri operatori della rete hanno dovuto mettere sotto tutela evidentemente i passeggeri e limitare il traffico sulla rete fino a ripristinarsi di condizioni di sicurezza. Le attività sono in corso di svolgimento - continua - sono seguite secondo le procedure che prevedono anche in questi casi per la sicurezza del trasporto pubblico, l'adozione di provvedimenti restrittivi rispetto al traffico. Però è tutto gestito con assoluta professionalità". "Se si considera la dimensione di questa rete - dice ancora - non si può pretendere che non ci siano guasti anche perché è una rete che c'è da molto tempo e molte porzioni di questa rete si avvicinano ai 100 anni"