AGI - Cecilia Sala "l'ho sentita al telefono per la prima volta stamattina e aveva una voce felice: non ha dormito questa notte ma è stata una notte bella, di adrenalina": Lo ha riferito la direttrice di Chora News, Francesca Milano, intervistata da RaiNews24 nella redazione milanese della testata. "Aspettiamo i suoi tempi per raccontare la sua storia ma conoscendola sarà senz'altro presto", ha aggiunto Francesca Milano che dirige la testata giornalistica di Chora Media con cui Cecilia Sala collabora realizzando podcast.
Anche un familiare della giornalista 29enne, rispondendo al citofono della casa romana, ha detto che Sala "in questo momento ha bisogno di una pausa. Spero che comprenderete, in questo momento Cecilia non è disponibile, è in pausa diciamo, appena sarà disponibile racconterà la sua storia", ha concluso l'uomo.
"Non pensavo di essere liberata così in fretta"
"Ho riso due volte in cella di isolamento. La prima volta che ho visto il cielo e poi quando c'era un uccellino che ha fatto un verso buffo. Il silenzio è un nemico in quel contesto". Lo ha detto Cecilia Sala nel podcast registrato con Mario Calabresi su Chora Media. "Ho pianto di gioia, ho riso di gioia" ha detto Sala. La cosa più difficile? "La tua testa, mi sono ritrovata a contare i giorni, ha contare le dita, a leggere gli ingredienti del pane, unica cosa in inglese". "Ho fatto previsioni positive e molto negative lì dentro ma non ho mai pensato che sarei stata liberata così presto". "La cosa che più volevo? - ha aggiunto Sala - Un libro, la storia di un altro che mi portasse fuori, in cui potermi immergere e che non fosse la mia".
"Non mi hanno spiegato perché sono finita in cella"
"A me non è stato spiegato perché sono finita in una cella di isolamento nel carcere di Evin", ha confessato la giornalista. "La storia comincia con il fatto che l'Iran era il Paese in cui volevo più tornare, dove c'erano le persone a cui mi ero più affezionata. Si cerca di avere uno scudo dalla sofferenza degli altri che accumuli e qualche volta delle fonti che incontri per lavoro diventano amici, persone che vuoi sapere come stanno e l'Iran è uno di questi posti. Qualche volta qualcuno che incontri buca lo scudo che ti sei creato, e in Iran questo mi era successo, ci tenevo a tornare da loro. È molto difficile ottenere un visto per l'Iran ero molto felice di averlo ottenuto prima di questa partenza".