AGI - "Pretendevo che ammettesse di avere una relazione con la mia ex, ma e' stato lui il primo a colpirmi". E' quanto, in sostanza, ha detto Sadate Djriam nell'interrogatorio in questura con la pm Silvia Marchina e il personale della Squadra mobile di Bergamo dopo il fermo per omicidio. Il 28enne richiedente asilo togolese ieri pomeriggio ha cercato Mamadi Tunkare nel supermercato Carrefour di via Tiraboschi, dove sapeva di potere incontrare il 36enne, dal momento che frequentava il punto vendita come cliente. Quando non l'ha trovato e' uscito in strada e in quel momento ha incrociato Tunkare che stava arrivando in bicicletta per iniziare il turno di lavoro come addetto alla sicurezza.
I due avrebbe avuto una discussione poi degenerata con le coltellate sferrate da Dijram con un lama da cucina in ceramica di 14 centimetri. Il coltello e' stato ritrovato nella mattinata dalla Squadra mobile lungo la via di fuga che il 28enne aveva percorso. Gia' ieri erano stati trovati uno zainetto e un giubbotto.
Dijiram è stato individuato dalla Polizia al confine con la Svizzera. E' stato bloccato alla stazione di Ponte Chiasso mentre cercava di sconfinare in treno. Lo straniero è stato consegnato alla polizia di frontiera a Como e poi affidato al personale della Squadra mobile di Bergamo.
Tunkara, 36 anni, originario del Gambia, è stato ucciso a coltellate introno alle 15 in via Tiraboschi, nel pieno centro di Bergamo, non lontano dal Comune. Secondo una prima ricostruzione, 'Lookman', così lo chiamavano gli amici per le treccine simili a quelle dell'attaccante dell'Atalanta, stava andando al lavoro in bicicletta quando è stato spinto a terra da un uomo di colore che poi lo avrebbe accoltellato e sarebbe fuggito fino a spingersi al confine con la Svizzera.
Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha espresso la propria soddisfazione al capo della Polizia Vittorio Pisani per il rintraccio, avvenuto questa mattina al confine con la Svizzera da parte della Polizia di Stato, di un cittadino togolese, ora negli uffici della Questura di Bergamo. "L'identificazione e il rintraccio a poche ore dal delitto - sottolinea Piantedosi - confermano che le nostre forze di polizia hanno grande capacità non solo di prevenzione dei reati ma anche di assicurarne gli autori in tempi brevi alla giustizia. A chi ha operato nella circostanza ed all'autorità giudiziaria va il nostro plauso ed il nostro ringraziamento".