AGI - Papa Francesco ha aperto la Porta Santa, dando avvio al Giubileo ordinario del 2025. Il pontefice è stato portato in sedia a rotelle fino davanti la soglia, vestito di paramenti oro e verdi.
Ha sostato in preghiera, quindi come da tradizione ha bussato e i battenti si sono aperti, L'annuncio dell'inizio del Giubileo è stato dato da un coro di campane, e Francesco ha attraversato la soglia, primo pellegrino dell'Anno Santo, Quindi, lasciandosi sulla destra la Pietà di Michelangelo, si è avviato verso l'Altare della Cattedra, seguito da rappresentanti dei popoli della terra e quindi dai cardinali.
Il Papa: "La speranza non è morta, è viva e non delude"
"Se Dio viene, anche quando il nostro cuore somiglia a una povera mangiatoia, allora possiamo dire: la speranza non è morta, la speranza è viva, e avvolge la nostra vita per sempre". Lo ha detto Papa Francesco nell'omelia della messa di Natale, dopo l'apertura dell'Anno Santo.
"La speranza che nasce in questa notte non tollera l'indolenza del sedentario e la pigrizia di chi si è sistemato nelle proprie comodità", ha scandito il pontefice, "non ammette la falsa prudenza di chi non si sbilancia per paura di compromettersi e il calcolo di chi pensa solo a se' stesso; è incompatibile col quieto vivere di chi non alza la voce contro il male e contro le ingiustizie consumate sulla pelle dei più poveri".
Al contrario, "la speranza cristiana, mentre ci invita alla paziente attesa del Regno che germoglia e cresce, esige da noi l'audacia di anticipare oggi questa promessa, attraverso la nostra responsabilità e la nostra compassione".
Questo è il Giubileo, "questo è il tempo della speranza! Esso ci invita a riscoprire la gioia dell'incontro con il Signore, ci chiama al rinnovamento spirituale e ci impegna nella trasformazione del mondo, perché questo diventi davvero un tempo giubilare: lo diventi per la nostra madre Terra, deturpata dalla logica del profitto; lo diventi per i Paesi più poveri, gravati da debiti ingiusti; lo diventi per tutti coloro che sono prigionieri di vecchie e nuove schiavitù", ha detto ancora, "A noi, tutti, il dono e l'impegno di portare speranza là dove è stata perduta: dove la vita è ferita, nelle attese tradite, nei sogni infranti, nei fallimenti che frantumano il cuore; nella stanchezza di chi non ce la fa più, nella solitudine amara di chi si sente sconfitto, nella sofferenza che scava l'anima; nei giorni lunghi e vuoti dei carcerati, nelle stanze strette e fredde dei poveri, nei luoghi profanati dalla guerra e dalla violenza".
La cerimonia con 30mila fedeli
È iniziata, con una serie di letture veterotestamentarie, la cerimonia primo atto dell'Anno Santo 2025. La basilica di San Pietro è gremita, con circa 30.000 fedeli. Tra loro anche i rappresentanti di altre confessioni cristiane, nel rispetto dello spirito ecumenico. Accanto a Monsignor Gallagher la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
"Questo Natale, come di consueto, saranno presenti nella Basilica di San Pietro, per la Messa nella Notte, ospiti di alcune delle altre Chiese e Comunioni cristiane presenti a Roma. Alcuni di questi ospiti ecumenici sono stati invitati ad essere tra coloro che attraverseranno la soglia della Porta Santa dopo il Santo Padre. Questo invito è un gesto di ospitalità, che invita a condividere la gioia della Chiesa cattolica all'apertura del Giubileo. Non deve essere interpretato come un tentativo di associarli a elementi del Giubileo, come l'indulgenza giubilare, che non sono in linea con le prassi delle loro rispettive comunità". Lo sottolinea in una nota il Dicastero per la Promozione dell'Unità dei Cristiani.
"Il loro passaggio attraverso la Porta Santa è un segno visibile della fede che tutti i cristiani condividono in Gesù Cristo, il Verbo fatto carne - la fede che professiamo nel Credo Niceno - e della nostra comune fede che lo stesso Gesù è la Porta attraverso la quale entriamo alla vita", prosegue la nota, "Sottolineare in questo modo ciò che è condiviso da tutti i cristiani, piuttosto che le cose che li dividono, è una risposta alla chiamata giubilare a essere pellegrini della speranza che non delude, manifestando la nostra comunione reale anche se incompleta, e cercando di essere per il mondo lievito di genuina speranza, annuncio di cieli nuovi e terra nuova (cfr 2Pt 3,13), dove abitare nella giustizia e nella concordia tra i popoli, protesi verso il compimento della promessa del Signore".
La folla riempie il sagrato della Basilica, buona parte della piazza tra i due bracci del Colonnato e arriva fino all'inizio di via della Conciliazione. Nella Basilica la statua del Bambinello, come da tradizione, è coperta in attesa della Mezzanotte. A coprirlo un panno con un disegno ispirato a grottesche.
Il Papa è giunto di fronte alla Porta Santa alle 18,57, vestito di paramenti chiari a disegni geometrici. Seduto su uno scranno di fronte alla piccola rampa antistante la Porta, ha ricordato il tema della speranza, che è al centro del Giubileo, Quindi ha benedetto il Vangelo e ascoltato la recita di un passo di San Giovanni.