AGI - Tesserato Pd, ma in coma all'ospedale di San Martino Valle Caudina ad Avellino. A denunciare la vicenda è la moglie dalle colonne del Corriere della Sera. "Non ha potuto firmare la tessera Pd, perché nella fase del tesseramento era ricoverato in ospedale. È stato ben due mesi in coma per un attacco celebrale, poi trasferito in una clinica riabilitativa", ha dichiarato sua moglie Cristina Gabriella Monteanu.
"Non so chi ha firmato e pagato la quota della tessera, ma qualcuno a nostra insaputa, per proprio tornaconto politico, ha utilizzato i suoi dati per sottoscrivere la tessera. Appresa la notizia per caso, ho voluto delle spiegazioni, perché mi sembrava il minimo in una situazione così paradossale", ha proseguito, sottolineando che avrebbe anche chiesto delucidazioni al segretario del circolo di competenza.
"Ci siamo sentiti usati. Loro pensavano di essere tranquilli perché mio marito non poteva chiedere spiegazioni. Ritenevano di avere la strada libera perché sono straniera e perché pensavano che non mi sarei interessata della vicenda".
La replica del Pd
“Noi i ‘signori delle tessere' li abbiamo mandati via. Abbiamo contrastato e contrasteremo fino in fondo qualunque forma di abusi e di irregolarità. Ho intenzione di verificare fino in fondo quello che è successo che è una vergogna”. Così Antonio Misiani, senatore del Partito Democratico, sull’uomo avellinese ricoverato da mesi, ma che a sua insaputa è stato tesserato al Pd.
“Naturalmente prenderemo provvedimenti. Lo abbiamo sempre fatto – ha aggiungo Misiani nel corso della trasmissione 'Calibro 8' su Radio Cusano Campus condotta da Francesco Borgonovo.
“I provvedimenti li prenderemo verso chi ha fatto una tessera falsa a una persona che non aveva la minima intenzione. Il diretto interessato ha la mia solidarietà così come i familiari che hanno denunciato. Non hanno e non avranno la mia solidarietà i cretini che hanno fatto questa cosa”.