AGI - Altri 10 borghi, da nord a sud del Paese, si aggiungono all'elenco di quelli più belli e certificati dall'Associazione "I Borghi più belli d'Italia", associazione che segna così un ulteriore traguardo nella sua opera di valorizzazione e promozione dell'"Italia Nascosta", o forse è meglio dire "rivelata". Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo, Sicilia e - come 'ospitante' - la Puglia sono le regioni coinvolte in questa 'promozione'. E l'elenco ora sale a 371 borghi considerati come da non perdere e quindi, di conseguenza, da visitare. Con questi nuovi ingressi, l'Associazione rafforza la propria presenza sul territorio nazionale raggiungendo i 371 Borghi, tutti valutati positivamente dopo il procedimento di certificazione, esso stesso certificato ISO9001.
Sono ormai circa un migliaio i Comuni che hanno chiesto di essere valutati per essere ammessi nell'associazione. La lista di attesa è ancora abbastanza lunga, a dimostrazione dell'interesse che i Comuni (sotto i 15.000 abitanti nell'intero territorio comunale e non più di 2.000 nel borgo) hanno nei confronti dell'Associazione. I 10 borghi sono stati inseriti dal Consiglio direttivo del mese di settembre e di novembre, su proposta del Comitato Scientifico, a seguito di un iter di certificazione - costituito da 72 parametri - che valuta il patrimonio artistico, storico, culturale e paesaggistico, le iniziative per la tutela dell'ambiente, i servizi per la popolazione e per l'accoglienza turistica.
Si tratta - da nord a sud - di Rassa (provincia di Vercelli, in Piemonte), Bagolino (provincia di Brescia, in Lombardia), Bertinoro (provincia di Forlì-Cesena, in Emilia Romagna), Mulazzo (provincia di Massa, in Toscana). Quindi, Ripatransone (in provincia di Ascoli Piceno, nelle Marche), Scheggino (in provincia di Perugia, in Umbria), Capranica Prenestina (in provincia di Roma, nel Lazio), Introdacqua (in provincia dell'Aquila, in Abruzzo), Forza D'Agrò (in provincia di Messina, in Sicilia) e infine, come Borgo ospite 2025-2027, c'è Gravina in Puglia (provincia di Bari, in Puglia).
"Per i Comuni che ottengono il riconoscimento - dichiara il presidente dei Borghi più belli d'Italia, Fiorello Primi - si tratta di un prestigioso riconoscimento e una grande occasione di sviluppo sia economico che sociale, ma anche di una responsabilità importante nei confronti degli altri componenti della rete e, più in generale, nei confronti dell'Italia dei Borghi". La serietà e la rigidità della selezione "è una garanzia - aggiunge Primi - nei confronti dei potenziali visitatori italiani e stranieri e un incentivo, anche per coloro che non vengono ammessi, a migliorare il livello qualitativo della vita per i residenti e il sistema di accoglienza e di ospitalità per turisti e visitatori".