AGI - Si svolgerà domani, al policlinico di Tor Vergata, l'autopsia sul corpo di Margaret Spada, la ragazza di 22 anni originaria di Lentini deceduta dopo un intervento di rinoplastica parziale avvenuto in un centro medico di Roma, in zona Eur. Nel quesito formulato dal pubblico ministero Erminio Amelio, titolare del fascicolo, si chiede di accertare le cause della morte della giovane e se siano state seguite le procedure, le linee guida o le buone pratiche per quel tipo di intervento. Nel fascicolo, aperto con l'ipotesi di omicidio colposo, risultano indagati due medici.
Sotto la lente d'ingrandimento della procura e del Nas dei carabinieri, che hanno disposto un sequestro preventivo della struttura, anche i profili amministrativi legati alla stessa, per capire se fosse tutto a norma e se fosse attrezzata per questo tipo di intervento anche per gestire eventuali emergenze. Sul tavolo degli inquirenti anche un breve video, girato dal fidanzato della giovane, che avrebbe ripreso dalla porta i momenti in cui i medici tentavano di rianimarla.
L'esperto: "No a strutture non attrezzate"
"Chiariamo subito una cosa, qualsiasi intervento chirurgico non è scevro da possibili complicanze. Detto ciò, eseguire un'operazione di quel tipo in una struttura probabilmente non sufficientemente adeguata... Proprio no", ha detto all'Agi il professor Giovanni Marangi, specialista in chirurgia plastica ricostruttiva del Campus Biomedico di Roma, in merito al caso della ragazza di 22 anni morta per essersi sottoposta a un intervento di rinoplastica in un ambulatorio privato della Capitale.
"A volte i social sono un disastro, possono anche offendere la professione medica - ha osservato Marangi - molto spesso ci si lascia attrarre da pubblicità. E molto spesso chi fa pubblicità sui social ha fatto della professione medica un commercio. La medicina, la chirurgia non va fatta sui social ma negli ospedali, bisogna farsi seguire da chi fa queste cose seguendo le regole. Un intervento chirurgico deve essere eseguito nelle strutture ospedaliere attrezzate, e se c'è qualche complicanza, bisogna essere pronti senza lasciar passare il tempo. Per questo ci vogliono le strutture idonee".